Al piano Alexander Melnikov, alla tromba Roberto Rossi, sul podio dell’Orchestra Rai James Feddeck per un viaggio con Mendelssohn tra le brume scozzesi. L’11 novembre anche du Radio3 Rai e Rai Cultura

È balzato agli onori delle cronache nel 1991 con la vittoria del Concorso Regina Elisabetta di Bruxelles. Ha vinto un Gramophone Award per la registrazione delle Sonate per violino e pianoforte di Beethoven con la violinista Isabelle Faust. Recentemente è stato protagonista di una tournée con il curioso progetto “Many Pianos”, nel quale ha suonato pianoforti diversi a seconda dell’epoca di composizione dei brani proposti. È il pianista russo Alexander Melnikov, protagonista del terzo dei “Concerti d’autunno” dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, in programma all’Auditorium Rai “Arturo Toscanini” di Torino giovedì 11 novembre 2021 alle ore 20.30 (turno rosso), anche in diretta su Radio3 Rai e in live streaming sul portale di Rai Cultura.

Roberto Rossi. Sopra il titolo il pianista Melnkov (ph. Molina Visuals)

Insieme alla prima tromba dell’Orchestra Rai Roberto Rossi, Melnikov interpreta il Concerto in do minore per pianoforte, tromba e archi op. 35 di Dmitrij Šostakovič, scritto nel 1933 con l’intenzione di ampliare il repertorio strumentale sovietico, ma con un orecchio volto verso il mondo del cinema, la musica popolare e la danza.

James Feddeck (ph. Terry Johnston)

Sul podio è impegnato James Feddeck, recentemente nominato Direttore Principale dell’Orchestra I Pomeriggi Musicali di Milano e frequente ospite delle più prestigiose orchestre europee, come BBC Symphony Orchestra, Radio-Symphonieorchester di Vienna, Deutsches Symphonie-Orchester di Berlino e la Sinfonica di Amburgo.

In apertura e chiusura di concerto Feddeck propone due pagine di Felix Mendelssohn-Bartholdy: si inizia con l’Ouverture da concerto in si minore op. 26 Le Ebridi, conosciuta anche come La grotta di Fingal e scritta dal compositore dopo una visita all’arcipelago scozzese delle Ebridi nell’agosto del 1829. Lo stesso viaggio che tredici anni dopo, tra il 1841 e il 1842, lo avrebbe ispirato nella creazione della sua ultima sinfonia, la n. 3 in la minore op. 56 detta “Scozzese”, che conclude la serata. Concepita proprio a Edimburgo all’epoca dei primi entusiasmi per la maestosa natura nordica, la poesia ossianica e i romanzi di Walter Scott, è una sinfonia di malinconia sognante in cui sono evocati i paesaggi e le brume di Scozia che tanto affascinarono il musicista.

Il concerto è replicato a Torino venerdì 12 novembre alle 20 (turno blu).

I biglietti per il concerto, da 15 a 25 euro, sono in vendita online sul sito dell’OSN Rai e presso la biglietteria dell’Auditorium Rai di Torino. Il pubblico in sala sarà accolto nel rispetto delle più recenti norme per il contenimento della pandemia.

08.11.2021