Spazi Aperti, un’estate da vivere a Pistoia. Musica, prosa, danza, teatro ragazzi tra la Fortezza Santa Barbara, Villa Stonorov – Fondazione Vivarelli e Piccolo teatro Mauro Bolognini. Il cartellone (fino a settembre)
Un’estate da vivere: questo è l’invito e l’augurio che l’Associazione Teatrale Pistoiese rivolge al pubblico presentando la nuova edizione di SPAZI APERTI, in programma a Pistoia dal 10 giugno al 28 settembre 2021: un ricco cartellone multidisciplinare, che incrocia i diversi linguaggi artistici (prosa, musica, danza, teatro ragazzi), messo a punto, per la prosa, da Saverio Barsanti, direttore artistico dell’Associazione Teatrale Pistoiese e, per la musica, dal M° Daniele Giorgi. (Sopra il titolo: la presentazione di Spazi Aperti a Pistoia).
All’interno del cartellone, trovano spazio i sei appuntamenti di Teatri di Confine 2021 (la rassegna dedicata alle novità della scena contemporanea realizzata da vari anni da Fondazione Toscana Spettacolo onlus insieme all’Associazione Teatrale Pistoiese), le tre serate della XX edizione di Serravalle Jazz (direzione artistica: Maurizio Tuci) ed i concerti del ciclo L’Antidoto a Villa Stonorov – Fondazione Vivarelli, promossi in collaborazione con Fondazione Pistoiese Promusica.
- In totale, 37 serate, 3 diversi spazi (Fortezza Santa Barbara, Villa Stonorov – Fondazione Vivarelli e Piccolo Teatro Mauro Bolognini), con progetti e produzioni originali, debutti, ospitalità internazionali, celebrazioni di anniversari (Dante, Piazzolla, Stravinskij) ed oltre 300 artisti: una vera e propria festa dello spettacolo dal vivo ed un segnale di ripresa per l’intera collettività.
- Per favorire al massimo la partecipazione all’intera rassegna anche quest’anno si è deciso di proporre forme di ingresso alla portata di tutti (tra cui alcuni appuntamenti a ingresso libero).
Una programmazione condivisa e resa possibile grazie alla collaborazione e alla disponibilità della Direzione regionale Musei della Toscana, dal fondamentale sostegno dei due principali soci ATP, Comune di Pistoia e Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia, del Ministero della Cultura, della Regione Toscana, di Fondazione Toscana Spettacolo onlus “per “Teatri di Confine”), con il prezioso contributo di Far.com, Unicoop Firenze e Toscana Energia, partner istituzionali di tutta l’attività, e in collaborazione con la Fondazione Vivarelli.
Fulcro della programmazione, lo spazio prezioso e suggestivo della Fortezza medicea di Santa Barbara che ospiterà in poco più di tre mesi 26 serate, grazie alla rinnovata, quinquennale, convenzione tra la Direzione regionale Musei della Toscana ed il Comune di Pistoia.
La Fortezza si candida così a diventare il “Teatro all’aperto” della città di Pistoia e provincia (con una struttura di palcoscenico totalmente nuova, acquistata dall’Associazione Teatrale Pistoiese), polo d’attrazione per il pubblico di tutta la regione, secondo un ampio progetto di valorizzazione che avrà modo di svilupparsi nei prossimi anni su vari versanti.
SPAZI APERTI | musica
Particolarmente densa la programmazione musicale di SPAZI APERTI, che si apre, giovedì 10 giugno (ore 21.15) alla Fortezza Santa Barbara con la prima nazionale del nuovo progetto di Riccardo Tesi, A sud di Bella ciao, prodotto dall’Associazione Teatrale Pistoiese insieme a Visage Music. Con Tesi, un gruppo di affiatati compagni di viaggio (Elena Ledda, Lucilla Galeazzi, Alessio Lega, Nando Citarella, Maurizio Geri, Gigi Biolcati e Claudio Carboni). La serata è impreziosita dalla presenza di Tosca, ospite speciale.
La programmazione di musica d’arte vede una serie di concerti, protagonisti musicisti ed ensemble di alto profilo in programmi variegati, dal grande repertorio alle proposte più singolari ed inconsuete, che confermano Pistoia quale culla di una rinascita musicale, un luogo nel quale bellezza e vita vissuta tornano finalmente ad incontrarsi nel quotidiano.
Il cartellone si arricchisce, per tre serate, della collaborazione con L’Antidoto, la rassegna nata alcuni anni fa per volere della Fondazione Jorio Vivarelli e che si svolge nel giardino di Villa Stonorov, luogo ideale per un ascolto ‘intimo’ e raccolto: il duo pianistico Monica Leoni e Michele Campanella (giovedì 17 giugno, ore 21.15), il fisarmonicista Ivano Battiston (domenica 27 giugno, ore 21.15) ed il Quartetto Werther (giovedì 22 luglio, ore 21.15).
Lo scenario della Fortezza Santa Barbara sarà il palcoscenico per ulteriori 4 concerti di elevata qualità, in collaborazione con Fondazione Pistoiese Promusica. Giovedì 15 luglio (ore 21.15), torna a Pistoia l’ORT – Orchestra della Toscana, con il suo Direttore Principale Ospite, Nil Venditti ed il violino sontuoso di Francesca Dego, a cui è affidata l’esecuzione di quello che è ritenuto da molti il più bello fra i concerti per violino e orchestra: il Concerto op. 64 in mi minore di Felix Mendelssohn.
La vita artistica di Gidon Kremer, violinista fra i massimi, personalità eclettica e interprete di grande profondità e intelligenza, si è sviluppata su un percorso originalissimo illuminato da scelte di rara coerenza ed integrità; alla guida della sua Kremerata Baltica (che festeggia i 25 anni dalla sua fondazione) ci condurrà mercoledì 25 agosto (ore 21.15) in un viaggio nella musica di Astor Piazzolla, nel centenario della nascita, con la voce del bandoneón, affidata per l’occasione a Per Arne Glorvigen; fra i solisti che si alterneranno sul palco della Fortezza troviamo anche il grande vibrafonista Andrei Pushkarev.
Dopo la forzata interruzione per la pandemia e in attesa della ripartenza a ranghi completi prevista per l’autunno prossimo, tornano a Pistoia i musicisti dell’Orchestra Leonore in un Ensemble di archi e arpa guidato dal Direttore Musicale Daniele Giorgi, con un concerto pensato per celebrare Dante nel 700° anno dalla sua morte (mercoledì 1 settembre, ore 21.15): i quattro brani musicali in programma si inseriscono nella cornice emotiva del testo “Separarsi con Dante”, ispirato alla figura di Beatrice, appositamente composto da Cesare Mazzonis, figura centrale della cultura musicale italiana (con estratti dalla Vita Nova e dal Purgatorio) e affidato alla voce di Massimo Popolizio, uno dei principali interpreti del Teatro italiano, recentemente applaudito al Teatro Manzoni di Pistoia nello spettacolo Furore.
Per la prima volta ospite delle nostre stagioni, giovedì 9 settembre (ore 21.15), l’OGI – Orchestra Giovanile Italiana (nata nel 1980 da una felice intuizione di Piero Farulli in seno alla Scuola di Musica di Fiesole) che, sotto la guida di Barnabás Kelemen, straordinario violinista ungherese, presenta un programma che affianca un omaggio a Stravinskij (nel 50° anniversario della morte) a Mozart e Beethoven.
Anche quest’anno, alla Fortezza Santa Barbara, si rinnova l’appuntamento con SERRAVALLE JAZZ, che taglia il traguardo della XX edizione, con tre appuntamenti d’eccezione: BargaJazz Band, diretta da Mario Raja, ospite d’onore il sassofonista Maurizio Giammarco (lunedì 23 agosto, ore 21.15); Arundo Donax (Pasquale Laino, Pietro Tonolo, Mario Raja, Rossano Emili ed il soprano Federica Raja), musiche di Ellington e Strayhorn, appositamente arrangiate dai componenti del gruppo per la formazione del quartetto di sassofoni (martedì 24 agosto, ore 21.15) e la serata dedicata alla VII edizione del Premio Sellani 2021 (creato in ricordo della carismatica figura del pianista marchigiano Renato Sellani, scomparso a ottantotto anni nel 2014), che quest’anno sarà assegnato al M° Enrico Rava, il jazzista italiano più conosciuto ed apprezzato a livello internazionale. Rava si esibirà con Nico Gori, Massimo Moriconi, Piero Frassi, Ellade Bandini e Stefania Scarinzi, eseguendo alcuni “standards” del songbook americano (martedì 31 agosto, ore 21.15)
La Scuola Mabellini, gestita dall’Associazione Teatrale Pistoiese, partecipa alla Festa della Musica promossa dal Comune di Pistoia, con un concerto, lunedì 21 giugno (ore 21.15, Fortezza Santa Barbara), che vedrà sul palcoscenico docenti e allievi delle classi di canto lirico e moderno e sarà arricchito dalla presenza del clarinettista Nico Gori.
Infine, spazio anche al Musical con Il Castello di Ghiaccio, liberamente ispirato al film Frozen, proposto da Tab Teatro, per la regia di Eleonora Di Miele (giovedì 29 luglio, ore 21.15, Fortezza Santa Barbara).
Si avvia, inoltre, a conclusione al Piccolo Teatro Bolognini, inoltrandosi nell’estate, la sezione di musica da camera del cartellone di primavera “Sipari aperti”, in collaborazione con Fondazione Pistoiese Promusica, con i concerti del duo Enrico Dindo-Monica Cattarossi (sabato 12 giugno), Alexandra Dovgan (domenica 11 luglio), Anaïs Gaudemard (sabato 24 luglio) e Odhecaton Ensemble (sabato 18 settembre), tutti alle ore 19.30.
SPAZI APERTI | prosa, danza, teatro ragazzi
Un ampio spazio nella programmazione è riservato al Teatro, che in questo lungo periodo di chiusura dei luoghi di spettacolo non ha potuto più far giungere la sua voce al cuore e al pensiero degli spettatori.
Innanzitutto, alla Fortezza Santa Barbara, un gruppo di proposte per bambini e famiglie (che già da maggio avevano visto il Piccolo Teatro Mauro Bolognini riempirsi dei volti sorridenti dei piccoli spettatori) con storie antiche e moderne, grazie alla presenza di compagnie qualificate: Pupi di Stac con Le avventure di Pinocchio (martedì 29 giugno, ore 21.15), Accademia Perduta/ Romagna Teatri con Jack e il fagiolo magico (giovedì 8 luglio, ore 21.15), Clown Giulivo – Casa Romantika di Catalyst (mercoledì 8 settembre, ore 21.15) e Teatro Popolare d’Arte con Fiabe Jazz (mercoledì 15 settembre, ore 21.15), attraverso svariati linguaggi scenici che spaziano fino alla musica jazz e al mondo del clown.
Accanto alla ormai storica rassegna Teatri di Confine realizzata di concerto con Fondazione Toscana Spettacolo (da sempre dedicata ai nuovi linguaggi della Scena, tra Fortezza Santa Barbara, Villa Stonorov e Teatro Bolognini), sempre in Fortezza grande spazio sarà dato al Teatro di Parola.
In primo luogo, nell’anno delle celebrazioni dantesche, un focus sarà dedicato alla Divina Commedia: oltre ai lavori di Monica Guerritore (Dall’Inferno all’infinito, sabato 24 luglio, ore 21.15) e Simone Cristicchi (Paradiso. Dalle tenebre alla luce, mercoledì 4 agosto, ore 21.15), avremo la prima presentazione a Pistoia della nuova produzione dell’Associazione Teatrale Pistoiese: Il Purgatorio. La notte lava la mente di Mario Luzi, diretto da Federico Tiezzi e con Sandro Lombardi e Giovanni Franzoni nei ruoli di Dante e Virgilio, affiancati da una numerosa compagnia di ben 13 attori. Lo spettacolo si avvale di collaborazioni importanti (tra cui la Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia e la Regione Toscana) va in scena a Pistoia (sabato 10 e domenica 11 luglio, ore 21.15) subito dopo il debutto prestigioso al Teatro Grande di Pompei (nel Campania Teatro Festival) e le repliche al Chiostro di Santa Croce a Firenze.
Salutiamo con piacere anche il ritorno – come voce recitante dantesca – di Massimo Popolizio accanto all’Ensemble della ‘nostra’ Orchestra Leonore diretta da Daniele Giorgi.
Accanto alla Compagnia Lombardi – Tiezzi abbiamo voluto dare occasione di presenza ai ‘nostri’ artisti di riferimento con cui l’Associazione Teatrale Pistoiese collabora sul fronte produttivo da anni: Renata Palminiello che riproporrà Grandi discorsi, alto esempio di Teatro Civile realizzato nel 2020 (mercoledì 21 e giovedì 22 luglio, ore 21.15); Sotterraneo (in scena con Shakespearology, venerdì 17 settembre ore 21.15) e Gli Omini (con il loro ultimo lavoro La coppa del Santo, venerdì 27 agosto, ore 21.15).
Altri momenti di allegria e riflessione saranno portati in scena da Alessandro Benvenuti (con il suo Panico ma rosa, scritto durante il primo ‘lockdown’; sabato 19 e domenica 20 giugno, ore 21.15), da Chiara Francini & Alessandro Federico alle prese con i problemi di Coppia aperta, quasi spalancata di Dario Fo e Franca Rame (giovedì 24 giugno, ore 21.15), fino a Pino Quartullo che rende omaggio, con musicisti e danzatori, ad Astor Piazzolla, nel centenario della nascita (La mia guerra con il tango, sabato 4 settembre, ore 21.15).
SPAZI APERTI | TEATRI DI CONFINE 2021
A settembre torna Teatri di Confine, la rassegna dedicata alla scena contemporanea, realizzata dall’Associazione Teatrale Pistoiese e dalla Fondazione Toscana Spettacolo onlus.
Il sipario si alza venerdì 3 settembre (ore 21.15) a Villa Stonorov, con Nik. La danza di Alwin Nicolais, un progetto ideato per la Fondazione Jorio Vivarelli-Villa Stonorov, condotto da Simona Bucci, con Paolo Mereu, Michela Paoloni e Françoise Parlanti; un percorso fra danza, immagini, suoni e parole alla scoperta del magistero di Alwin Nikolais, uno dei grandi maestri dell’arte coreutica del ‘900.
Padre Nostro è lo spettacolo di Enrico Castellani e Valeria Raimondi (Babilonia Teatri) con Maurizio Bercini, Olga Bercini e Zeno Bercini, in programma martedì 7 settembre (ore 21.15, Villa Stonorov). Padre nostro non è una preghiera rivolta a Dio. Padre nostro qui sta per nostro padre. La P è minuscola. L’aggettivo precede il sostantivo. Padre nostro è un padre coi suoi due figli. È ciò che li unisce e ciò che li allontana.
A seguire, martedì 14 settembre (ore 21.15) Villa Stonorov ospita Se questo è Levi. Sommersi e salvati. Lo spettacolo, per la regia di Luigi De Angelis e la drammaturgia di Chiara Lagani, prodotto da Fanny & Alexander, vede protagonista Andrea Argentieri, premio Ubu 2019 come migliore attore o performer under 35.
Alla Fortezza Santa Barbara, mercoledì 22 settembre (ore 21.15) è il momento delle Storie della buonanotte per bambine ribelli. Tratto dall’omonimo best-seller di Elena Favilli e Francesca Cavallo, lo spettacolo, arricchito dalle musiche dell’Orchestra Multietnica di Arezzo e di Margherita Vicario, vuole essere una riflessione su come lo sviluppo possa rappresentare un momento chiave per la costruzione e la definizione dell’identità femminile.
Una prima nazionale, Paesaggio di Harold Pinter, di e con Dario Marconcini e Giovanna Daddi, va in scena al Piccolo Teatro Mauro Bolognini martedì 28 settembre (ore 21.15). Due monologhi che si intrecciano e si alternano: un uomo e una donna, forse marito e moglie, raccontano squarci di vita vissuta insieme, senza dialogare, perduti nei loro ricordi.
Ancora, martedì 28 settembre, il centro culturale il Funaro ospita la giornata di studi Le buone pratiche per la ripartenza: i diritti dello spettatore, promossa da Ateatro.it, in collaborazione con Fondazione Toscana Spettacolo e Associazione Teatrale Pistoiese.
Info e prevendite: 0573 991609 – 27112 www.teatridipistoia.it
In caso di maltempo gli spettacoli, ove possibile, si terranno al Piccolo Teatro Mauro Bolognini.
La capienza massima e le modalità di ingresso del pubblico rispetteranno le vigenti normative Covid-19, con biglietti nominativi e non cedibili, misurazione della temperatura, igienizzazione delle mani, distanziamento e mantenimento della mascherina (chirurgica o FFP2) per tutta la durata dell’evento.
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S P A Z I A P E R T I 2021
un’estate da vivere
Prosa | Musica | Danza | Teatro Ragazzi
Pistoia
FORTEZZA SANTA BARBARA
VILLA STONOROV – FONDAZIONE VIVARELLI | PICCOLO TEATRO MAURO BOLOGNINI
10 GIUGNO / 28 SETTEMBRE 2021
G I U G N O
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Fortezza Santa Barbara
giovedì 10 GIUGNO ore 21.15 M U S I C A
A SUD DI BELLA CIAO
Riccardo Tesi organetto, direzione musicale
Elena Ledda voce
Lucilla Galeazzi voce
Alessio Lega voce, chitarra
Nando Citarella voce, tamburello, chitarra battente
Maurizio Geri voce, chitarra
Gigi Biolcati percussioni, voce
Claudio Carboni sax
ospite speciale Tosca
Associazione Teatrale Pistoiese / Visage Music
PRIMA NAZIONALE
Dai balconi alle piazze: Bella ciao è l’inno della giustizia sociale, un canto di libertà, pace, speranza e fratellanza. L’abbiamo sentita cantare nelle piazze di ogni paese, nelle manifestazioni per i diritti civili, contro l’oppressione e le tirannie, l’abbiamo infine sentita dai balconi e dalle finestre delle nostre città quando ci siamo dovuti serrare in una necessaria ed inattesa reclusione.
Un’autentica ‘chicca’ fa da apripista alla programmazione con la prima nazionale di A sud di Bella Ciao, il nuovo progetto musicale con la direzione di Riccardo Tesi, prodotto dall’Associazione Teatrale Pistoiese insieme a Visage Music. Con Tesi, alcuni artisti di altissimo profilo, affiatati compagni di viaggio in questa nuova avventura musicale. La serata è impreziosita dalla presenza di Tosca: già trionfatrice al Festival di Sanremo, cantante, attrice, eclettica artista di straordinario talento, con un’innata propensione alla ricerca e alla sperimentazione, Tosca ha collaborato negli anni, anche in teatro, con i più grandi artisti italiani ed internazionali.
“Riprendiamo dunque il viaggio di questa nuova Bella Ciao ˗ che dal 2014 portiamo in giro per l’Europa ˗ in una inedita versione, con nuovi canti e nuovi arrangiamenti, che punta decisamente a sud: A sud di Bella Ciao. Abbiamo deciso di allargare i confini di questo affresco popolare, inserendovi canti anonimi e di autori legati alla tradizione, per spingerci “a sud di Bella ciao” e trovare un filo rosso attraverso l’amore, il lavoro e la rivolta, cantati dal punto di vista del meridione. Nuovi ritmi (tammurriata, ballo tondo, pizzica), melodie figlie delle influenze mediterranee, la poesia, più lirica nei canti d’amore e più cruda nei canti di rivolta. Tutte le contraddizioni del sud sono presenti in questi canti, che ci aiutano ancora una volta a capire e decifrare il nostro presente.”A Sud di Bella ciao” volge lo sguardo a un percorso parallelo e ricchissimo, dove la storia si combina con la magia e la leggenda, dove la ritualità risveglia il mondo contadino, dove la sensualità si mischia alla fatica.”
(Riccardo Tesi)
SIPARI APERTI | Stagione MUSICA DA CAMERA
Piccolo Teatro Mauro Bolognini
sabato 12 GIUGNO ore 19.30 M U S I C A
ENRICO DINDO violoncello
MONICA CATTAROSSI pianoforte
Ludwig van Beethoven Sonata n. 4 in do maggiore op. 102, n. 1
Sergej Vasil’evic Rachmaninov Sonata in sol minore, op. 19
Ludwig van Beethoven Sonata n. 5 in re maggiore, op. 102, n. 2
Sergej Prokof’ev Sonata in do maggiore, op. 119
Associazione Teatrale Pistoiese / Fondazione Pistoiese Promusica
Più volte ospite della Stagione cameristica pistoiese, il violoncellista Enrico Dindo si esibisce, stavolta, in duo con la pianista Monica Cattarossi, con la quale ha stretto una decennale e solida collaborazione artistica che li ha portati ad esibirsi in importanti sedi nazionali e internazionali, oltre a registrare l’opera omnia di Astor Piazzolla per violoncello e pianoforte per Limen Music. Dalla vittoria – nel 1997 a Parigi – del Concorso “Rostropovič”, Enrico Dindo ha avuto una carriera straordinaria, che lo ha portato ad esibirsi con le più importanti orchestre e a dedicarsi al repertorio da camera con grande successo, esibendosi al fianco di importanti direttori come Chailly, Payaré, Noseda, Myung-Whun Chung, Järvj, Gergiev, Muti e lo stesso Rostropovich. Dindo suona un violoncello Pietro Giacomo Rogeri (ex Piatti) del 1717 affidatogli dalla Fondazione Pro Canale. Monica Cattarossi lavora, nell’ambito della musica da camera e dell’accompagnamento, come interprete, camerista e docente. Invitata a suonare nei più importanti festival internazionali, ha tenuto concerti in moltissime sale prestigiose collaborando con artisti quali Julius Berger, Umberto Clerici, Rocco Filippini, Antonio Meneses, Erica Piccotti, Luca Ranieri, Danilo Rossi, Dora Schwarzberg.
SPAZI APERTI | L’ANTIDOTO
Villa Stonorov – Fondazione Vivarelli
giovedì 17 GIUGNO ore 21.15 M U S I C A
Duo pianistico
MONICA LEONE / MICHELE CAMPANELLA
Igor Stravinskij Tango (pianista Michele Campanella)
Concerto per due pianoforti soli
Circus Polka (trascriz. per due pianoforti da Victor Babin)
Sergej Rachmaninov Suite n.2 in do maggiore op.17 per due pianoforti
Associazione Teatrale Pistoiese / Fondazione Pistoiese Promusica / Fondazione Vivarelli
DUE GRANDI RUSSI A CONFRONTO
“L’accostamento stridente tra Rachmaninov e Stravinskij che proponiamo questa sera è quasi una provocazione: il Sacre du Printemps (1913) ha creato un vero terremoto, da cui sono partiti innumerevoli rivoli di musica, tutti desiderosi di guarire dalla malattia wagneriana. C’è stato chi non ha voluto recepire il potente stimolo stravinskiano e porta il nome di Sergej Rachmaninov: si può essere reazionari o rivoluzionari, la qualità del risultato non dipende da questi atteggiamenti.
Mentre Rachmaninov non conosce tramonto soprattutto al pianoforte, Stravinskij esce vincitore nei trattati di storia della musica ma molto meno nell’opinione del pubblico, con le strepitose eccezioni del Sacre, dell’Uccello di fuoco e di Petruška. Forse la strada per comprenderlo meglio è quella dell’ironia, che manca completamente a Rachmaninov e che invece è il motivo conduttore della sua musica che ascolterete stasera.”
(Michele Campanella)
Fortezza Santa Barbara
sabato 19 e domenica 20 GIUGNO ore 21.15 P R O S A
PANICO MA ROSA
Dal diario di un non intubabile
di e con Alessandro Benvenuti
luci Marco Messeri
elaborazione sonora Vanni Cassori
Arca Azzurra Teatro
“59 giorni di lockdown. 59 pagine di diario che raccontano l’isolamento obbligatorio di un autore attore che privato del suo naturale habitat: il palcoscenico, decide di uscire dalla sua proverbiale ritrosia e raccontarsi per la prima volta pubblicamente e con disarmante sincerita come persona. Sogni e bisogni, ricordi e crudeltà, fantasie e humor. Un viaggio nella mente di un comico che nel cercare un nuovo senso della vita per non impazzire, reinventa il passato di chierichetto, stabilisce inediti e proficui rapporti con tortore, passerotti, merli, cornacchie, piccioni e gabbiani. Mescola sogni e aneddoti. Progetta linguaggi comico barocchi. Decide di rinascere a nuova vita digerendo il suo passato e i fantasmi che lo hanno abitato con la spudoratezza che solo gli adulti che si stufano di essere tali possono vantare. E attraverso questa comica forza eversiva sperare, per una volta ancora, di tornare bambino, anzi, bambinaccio, prima di tacere per sempre nel naturale Finale di Partita che pazientemente attende in un punto imprecisato del Fato tutti gli esseri umani. Diciamo insomma che drammaturgicamente parlando Panico ma rosa è di genere Po Ca Co: Poetico Catastrofico Comico.”
(Alessandro Benvenuti)
Fortezza Santa Barbara
lunedì 21 GIUGNO ore 21.15 M U S I C A
FESTA DELLA MUSICA
“Voci nel tempo”
a cura della Scuola di Musica e Danza “T. Mabellini” di Pistoia
Con il suggestivo titolo di “Voci nel tempo” la Scuola Mabellini, gestita dall’Associazione Teatrale Pistoiese, partecipa alla Festa della Musica promossa dal Comune di Pistoia, con un concerto che vedrà sul palcoscenico docenti e allievi delle classi di canto lirico e moderno.
Le voci della Mabellini ci accompagneranno in un affascinante viaggio dalla musica antica alla lirica, da canzoni del repertorio anni ’80 a brani jazz.
Ad arricchire la serata, la straordinaria “voce” del clarinetto di Nico Gori.
Fortezza Santa Barbara
giovedì 24 GIUGNO ore 21.15 P R O S A
COPPIA APERTA, QUASI SPALANCATA
di Dario Fo e Franca Rame
con Chiara Francini, Alessandro Federico
regia Alessandro Tedeschi
Pierfrancesco Pisani e Isabella Borettini/Infinito
Celeberrimo testo, firmato a 4 mani da Dario Fo e Franca Rame, che il regista Alessandro Tedeschi (del gruppo di grido, Carrozzeria Orfeo) ha realizzato con l’affiatata coppia Chiara Francini e Alessandro Federico. Lo spettacolo, tra i più popolari degli anni Ottanta in Italia, riscosse un enorme successo anche all’estero: in Germania fu proposto in ben 30 teatri contemporaneamente. In scena la psicologia maschile e la relativa insofferenza al concetto di monogamia: una classica commedia all’italiana che racconta la tragicomica storia di una coppia di coniugi, figli del Sessantotto e del mutamento della coscienza civile del Bel Paese, dove l’evoluzione del matrimonio borghese è vista alla luce delle riforme legislative sviluppate negli anni ’70 e delle trasformazioni profonde dei nuclei familiari.
SPAZI APERTI | L’ANTIDOTO
Villa Stonorov – Fondazione Vivarelli
domenica 27 GIUGNO ore 21.15 M U S I C A
IVANO BATTISTON fisarmonica
Astor Piazzolla Lo que vendrá, Prepárense, S.V.P. (s’il vous plaît)
Bernardo Pasquini Partite diverse di Follia
Astor Piazzolla Escolaso (da Suite Troileana), Chiquilín de Bachín, Escualo
Domenico Zipoli Suite II in Sol minore
Astor Piazzolla Adiós Nonino, Oblivion, Libertango
Trascrizioni e arrangiamenti di Ivano Battiston
Associazione Teatrale Pistoiese / Fondazione Pistoiese Promusica / Fondazione Vivarelli
Autentico virtuoso e poeta della fisarmonica, Ivano Battiston propone un programma dedicato al centenario della nascita di Astor Piazzolla, accostando il grande musicista argentino a due compositori toscani: Bernardo Pasquini (nato a Massa e Cozzile) e il pratese Domenico Zipoli.
Le composizioni di Piazzolla che aprono il concerto, scritte intorno agli anni Cinquanta, appartengono al repertorio più tradizionale, mentre quelle della parte centrale riguardano il cosiddetto “Tango Nuevo”, e hanno una matrice più sperimentale. Il concerto si chiuderà con i brani più popolari e conosciuti del grande musicista argentino. Una curiosità: le origini di Piazzolla erano in parte toscane! Una delle nonne del compositore era infatti di Massa Sassorosso, frazione del comune di Villa Collemandina, in provincia di Lucca.
Fortezza Santa Barbara
martedì 29 GIUGNO, ore 21.15 T E A T R O R A G A Z Z I
LE AVVENTURE DI PINOCCHIO
scritto e diretto da Enrico Spinelli
con Giulio Casati, Margherita Fantoni, Enrico Spinelli, Pietro Venè
Pupi di Stac
►fascia d’età: 4/10 anni
La ‘storica’ compagnia di burattini di Firenze Pupi di Stac realizza il progetto di messa in scena di Pinocchio, rimanendo legata il più possibile allo spirito dell’opera e realizzando una versione quasi integrale della storia. L’uso di varie tecniche del teatro di figura dà ritmo e vivacità alla narrazione. I pupazzi e i burattini sono pensati in linea con lo stile dei Pupi di Stac (figura intera e animazione su
palcoscenico) e ripropongono comunque un’iconografia classica dei personaggi più famosi. Le ombre e le sagome, con sottofondo quasi “radiofonico”, risolvono le scene più suggestive (la fuga in paese, l’impiccagione, il pescecane) con un tocco di emozione. Un attore in carne ed ossa interpreta la figura del babbo, falegname e burattinaio, scambiandosi in alcuni episodi con un sosia burattino; anche Mangiafoco (anch’esso incarnato da un attore, seppure prigioniero della baracca di burattini), svolge un ruolo di tipo paterno, come lo stesso Grillo Parlante (un pupazzo luminoso), moralista fino a diventare fastidioso. La Fata Turchina è rappresentata, come ci propone lo stesso Collodi, in una mutevole complessità di aspetti: sorellina, donna misteriosa, buona madre o nume tutelare. Un’ultima curiosità: sono stati costruiti cinque Pinocchi. Quello ancora prigioniero del pezzo di tronco, quello tutto di legno con gli snodi, quello appena costruito e poi vestito di carta fiorita, un Pinocchietto nuotatore nel mare e infine un burattino… a cui si allunga il naso.
L U G L I O
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Fortezza Santa Barbara PISTOIA
giovedì 8 LUGLIO ore 21.15 T E A T R O R A G A Z Z I
JACK E IL FAGIOLO MAGICO
uno spettacolo di Marcello Chiarenza
con Mariolina Coppola e Maurizio Casali
regia Claudio Casadio
musiche originali Carlo Cialdo Capelli
realizzazione scene Maurizio Casali
audio e luci Giulio Camporesi, Ivan Casadio
Accademia Perduta / Romagna Teatri
Centro di Produzione Teatrale
►fascia d’età: 4/10 anni
“Le storie, se non vengono raccontate, si dimenticano…”
In una soffitta abbandonata, nascosti sotto la polvere, dormono da anni degli oggetti, povere cose che parlano di povertà e che rimandano ad una antica fiaba popolare inglese, Jack ed il fagiolo magico, che parla di un ragazzino povero, della madre vedova, di una mucca generosa di latte, di uno strano vecchio, di una enorme pianta di fagiolo e naturalmente di un orco cattivo a cui piacciono tanto i bambini … ma al forno, con le patate!
Tra gli oggetti abbandonati c’è anche un libro. Un soffio sulla polvere del libro … Ed inizia la storia.
Una mattina Bianca, la mucca, unico sostentamento della famiglia, smette di fare il latte, e Jack è mandato dalla mamma a venderla al mercato, ma sulla strada incontra un vecchio che gli regala 5 fagioli in cambio della sua mucca. Dai fagioli nascerà una pianta alta fino al cielo. Lassù, fra le nuvole ed il fumo di un gran pentolone, c’è la casa dell’orco. Curiosità, coraggio, astuzia spingono Jack ad arrampicarsi per ben tre volte sulla pianta fino alla casa dell’orco ed ogni volta a uscirne indenne con qualche piccolo tesoro: monete d’argento, uova d’oro, che serviranno a lui ed alla mamma a tirare avanti per un po’. Ma, come gli ha detto il vecchio, “prima o poi i soldi finiranno” … Sarà solo la terza volta, quando si porterà via un’arpa d’oro, che Jack si riscatterà per sempre dalla povertà. Perché si sa che la musica e l’arte non finiscono mai!
Fortezza Santa Barbara
sabato 10 e domenica 11 LUGLIO ore 21.15 P R O S A
IL PURGATORIO
La notte lava la mente
di Mario Luzi
drammaturgia Sandro Lombardi e Federico Tiezzi
regia Federico Tiezzi
scene Marco Rossi
costumi Gregorio Zurla
luci Gianni Pollini
movimenti coreografici Cristiana Morganti
canto Francesca Della Monica
con Alessandro Averone, Dario Battaglia, Alessandro Burzotta, Giampiero Cicciò, Francesca Ciocchetti, Martino D’Amico, Salvatore Drago, Giovanni Franzoni, Francesca Gabucci, Leda Kreider, Sandro Lombardi, David Meden, Annibale Pavone, Luca Tanganelli, Debora Zuin
UNO SPETTACOLO PER IL SETTIMO CENTENARIO DELLA MORTE DI DANTE ALIGHIERI
Lo spettacolo, cofinanziato e patrocinato dal Comitato Nazionale per la celebrazione dei 700 anni dalla morte di Dante Alighieri, è realizzato in coproduzione da Associazione Teatrale Pistoiese, Fondazione Teatro Metastasio, Compagnia Lombardi Tiezzi, Campania Teatro Festival, Teatro di Napoli – Teatro Nazionale; in collaborazione con l’Accademia della Crusca, l’Università per Stranieri di Siena, e l’Opera di Santa Croce, l’Opera di Santa Maria del Fiore, la Certosa di Firenze/Comunità di San Leolino e Fondazione Sistema Toscana/Manifatture Digitali Cinema Prato; con il sostegno del Ministero della Cultura e con il contributo della Regione Toscana, della Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia, dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze.
A distanza di trent’anni dalla sua teatralizzazione del poema dantesco, Federico Tiezzi torna ad allestire, in modo totalmente nuovo, tre spettacoli basati sulle drammaturgie allora create da Edoardo Sanguineti, Mario Luzi e Giovanni Giudici. Il progetto, triennale, avrà la sua prima tappa in questo 2021 con Il Purgatorio, il testo che elaborò per Tiezzi e la sua compagnia Mario Luzi, uno dei più grandi poeti della seconda metà del Novecento. Tiezzi ha scelto di iniziare dal Purgatorio perché è la cantica dell’amicizia e dell’arte: i personaggi sono soprattutto musicisti, pittori e poeti, l’arte è ciò di cui si discorre, l’arte è forse la strada della salvezza. La cantica dibatte problemi di poesia e di fede, di legami di fraternità e di attività artistiche. Tutto prepara al grande incontro con Beatrice nel Paradiso Terrestre, dove la fanciulla amata da Dante, maternamente lo rimprovererà per aver perduto la «diritta via» della conoscenza. Il Purgatorio è anche la cantica della speranza: quella speranza di cui il momento storico presente ha bisogno più di ogni altra cosa, quella speranza che è volontà di un mondo diverso e anelito e movimento verso una migliore coscienza della realtà. Quella speranza che è trasformazione e aspirazione al bene.
Nel Purgatorio, come scrive Luzi «esiste il tempo», nel Purgatorio splende lo stesso sole che illumina la terra abitata: e le notti succedono ai giorni, i tramonti alle albe, mentre le anime parlano della vita passata con la nostalgia e la dolcezza di personaggi beckettiani. Sembra di essere ancora nello spazio storico dell’uomo, sulla Terra, ma toccato dalla grazia divina che dà alla vita, nella sofferenza quotidiana, dolcezza e appunto speranza. In questo luogo dove il tempo esiste (mentre nelle altre due cantiche c’è solo l’eternità della sofferenza o della beatitudine) il poeta, affaticato, può ben pensare di addormentarsi e di sognare. Ed è la presenza dei sogni a fare una delle peculiarità di questa cantica, che si distende nella regia di Tiezzi come una grande seduta psicanalitica.
Le altre due cantiche, che hanno rispettivamente la drammaturgia di Edoardo Sanguineti (Commedia dell’Inferno. Un travestimento dantesco) e di Giovanni Giudici (Il Paradiso. Perché mi vinse il lume d’esta stella), impegneranno il regista e la sua compagnia nel 2022 e nel 2023.
Scrive Tiezzi: “La visione del mondo e dell’uomo che ci si offre dalle pagine della Commedia, opera che contribuisce alla nascita della cultura europea, nel punto di snodo tra l’evo antico e quello moderno, è tra le più vaste e profonde della letteratura di ogni tempo, nella sua consapevole capacità di abbracciare con l’umano tutta la realtà. Le radici della nostra cultura – filosofia, etica, estetica, politica, teatro – affondano nel poema. La poesia di Dante coglie e tramanda lo spirito profondo di quella cultura nella quale l’Europa ancora attinge le ragioni interiori del suo stesso esistere. Con questo lavoro vorrei mostrare come Dante non sia solo il teologo, il moralista, il politico che negli anni di scuola ci è stato mostrato: ma anche l’appassionato ricercatore di quella che lui stesso chiama l’umana felicità, cioè la piena realizzazione dell’uomo.”
SIPARI APERTI | stagione Musica da Camera
Piccolo Teatro Mauro Bolognini
domenica 11 LUGLIO ore 19.30 M U S I C A
ALEXANDRA DOVGAN pianoforte
J. S. Bach Partita n. 2 in C minor BWV 826
R. Schumann Scene dal bosco, Op. 82
F. Chopin Ballata n. 1, Op. 23, Ballata n. 2, Op. 38, Andante Spianato e Grande Polacca Brillante Op. 2
Associazione Teatrale Pistoiese / Fondazione Pistoiese Promusica
Il Piccolo Teatro Mauro Bolognini torna ad aprire le porte anche a luglio per un evento molto particolare: il recital della pianista tredicenne Alexandra Dovgan. Il celebre pianista Grigory Sokolov l’ha definita “un raro caso, in quanto la definizione di “bambini prodigio” non è adattA a questa pianista, perché questo miracolo non ha nulla di infantile. Ascoltandola sentirete suonare un adulto, una personalità. Mi fa piacere notare la maestria della sua formidabile insegnante, Mira Marchenko, ma ci sono cose che non si possono insegnare. Il talento di Alexandra Dovgan è armonioso in modo raro, la sua maniera di suonare è autentica e concentrata. Prevedo un grande futuro per lei ”. Nata nel 2007 in una famiglia di musicisti, inizia i suoi studi di pianoforte all’età di quattro anni e mezzo. Il suo straordinario talento viene subito notato e, a cinque anni, entra nella rinomata Scuola Centrale del Conservatorio di Mosca dove attualmente studia sotto la guida di Mira Marchenko. Già vincitrice di vari concorsi nazionali e internazionali, ha suonato in alcune delle più prestigiose sale da concerto europee (Concertgebouw di Amsterdam, Festival di Salisburgo, Théâtre des Champs-Elysées di Parigi, Roma, Barcellona, Gstaad, Klavierfestival Ruhr, Monaco, San Pietroburgo e Mosca), diretta da Valery Gergiev, Vladimir Spivakov e Vladimir Fedoseyev.
Fortezza Santa Barbara
giovedì 15 LUGLIO ore 21.15 M U S I C A
ORT Orchestra della Toscana
Nil Venditti direttore
Francesca Dego violino
Felix Mendelssohn Bartholdy Concerto per violino in mi minore, op.64
Igor Stravinskij “Pulcinella”, Suite dal balletto
Associazione Teatrale Pistoiese / Fondazione Pistoiese Promusica
Ospite tradizionale delle nostre stagioni torna l’ORT – Orchestra della Toscana con il suo Direttore Principale Ospite, Nil Venditti. Al violinismo sontuoso di Francesca Dego è affidata l’esecuzione di quello che è ritenuto da molti il più bello fra i concerti per violino e orchestra: il Concerto op. 64 in mi minore di Felix Mendelssohn.
La seconda parte del concerto è dedicato Igor Stravinskij, che del suo Pulcinella, basato su musiche di Pergolesi e altri autori barocchi, ebbe a dire: «fu la mia scoperta del passato […], uno sguardo all’indietro, la prima di molte avventure amorose in quella direzione».
La Suite da concerto tratta dal balletto appare come la quintessenza dello Stravinskij Neoclassico, con quel geniale gioco di metamorfosi che gli permise di mantenere inalterate le linee melodiche dei frammenti originali deformando in modo geniale e inconfondibile tutti gli altri parametri.
Fortezza Santa Barbara
mercoledì 21 e giovedì 22 LUGLIO ore 21.15
GRANDI DISCORSI P R O S A
Un progetto per la città e per la scuola
ideazione e regia Renata Palminiello
di e con Carolina Cangini, Stefano Donzelli,
Marcella Faraci, Massimo Grigò, Sena Lippi, Elena Meoni,
Mariano Nieddu, Maria Pasello Bacci
Associazione Teatrale Pistoiese Centro di Produzione Teatrale
“Come si portano le parole degli altri quando questi altri sono persone e non personaggi?
Si deve essere interpreti o testimoni?
Che diritto mi prendo per usare quelle parole pericolose?
Devo assomigliare a lui, lui che parlando ha rischiato, ha lottato, ha perso a volte?
Gli devo assomigliare per sesso, per colore della pelle, per eta?
Cosa devo portare oltre alle parole? Quale conoscenza?
Che rapporto avrò con chi ascolta?
Cercherò la stessa relazione che aveva cercato chi queste parole ha pronunciato per primo, oppure
quella dell’oggi, di me che parlo ora senza sapere se chi ascolta e d’accordo?
E io, per dirle queste parole, le devo condividere?”
(Renata Palminiello)
“Con “Grandi Discorsi” abbiamo scelto di assumere la scomoda posizione di chi si espone in pubblica piazza nel tentativo, sempre rischioso, di farsi portavoce di qualcosa di piu grande di sé. Abbiamo scelto di ridare corpo ad alcune voci del ‘900 che hanno segnato in modo indelebile la Storia mondiale dell’Umanita. Voci che hanno fatto la Storia a discapito della loro stessa storia. Voci che per la Vita e i suoi Principi hanno messo a rischio la loro stessa vita. Per un inno alla Memoria e alla potenza della Parola, alla sua capacita di volare oltre i secoli e farsi opera carnale in grado di trasformare, salvare, uccidere.” (Sena Lippi)
Marcella Faraci per Emmeline Pankhurst | “Libertà o morte”, discorso della suffragetta inglese nel 1913 davanti al pubblico americano; Carolina Cangini per Virginia Woolf | “Una stanza tutta per sé”, conferenza a un gruppo di studentesse nel 1928; Maria Pasello Bacci per Bianca Bianchi | “Discorso sulla scuola” all’Assemblea Costituente del 1946; Massimo Grigò per Piero Calamandrei | “Discorso sulla costituzione” di fronte a una platea di giovani universitari e delle scuole superiori; Sena Lippi per Martin Luther King Jr | “Discorso per la marcia su Washington”, 1963, comunemente ricordato come “I have a dream”; Stefano Donzelli per Harvey Milk | primo deputato eletto dichiaratamente gay, “Discorso della speranza”, 1978; Elena Meoni per Paolo Borsellino | “Discorso in ricordo di Falcone”, 1992; Mariano Nieddu per Iqbal Masih | bambino operaio e attivista pakistano, “Discorso a Boston” del 1995.
SPAZI APERTI | L’ANTIDOTO
Villa Stonorov – Fondazione Vivarelli
giovedì 22 LUGLIO ore 21.15 M U S I C A
QUARTETTO WERTHER
Misia Jannoni Sebastianini violino
Martina Santarone viola
Vladimir Bogdanović violoncello
Antonino Fiumara pianoforte
Gustav Mahler Quartettsatz in la minore
Ludwig Van Beethoven Quartetto per pianoforte e archi in mi bemolle maggiore op. 16a
(Trascrizione originale del Quintetto per fiati e pianoforte op.16)
Robert Schumann Quartetto per pianoforte e archi in mi bemolle maggiore op. 47
Associazione Teatrale Pistoiese / Fondazione Pistoiese Promusica / Fondazione Vivarelli
«Amo Mozart teneramente, ma venero Beethoven come un dio che rimane sempre distante e non sarà mai uno di noi». Con queste parole Schumann si approcciava alla composizione dei suoi quartetti per archi op.41, con uno spirito di emulazione, più che di imitazione, degli ultimi 5 immensi quartetti di Beethoven. Questo spirito permea tutto l’agire compositivo schumanniano, incentrato sulla ricerca di una nuova poetica che rispecchi gli ideali romantici ma che abbia il suo fondamento nella tradizione; poetica che circa 50 anni dopo anche Gustav Mahler avrebbe sposato, nel suo sublimare l’idea sinfonica beethoveniana.
Il repertorio in programma vuole quindi essere non solo un percorso poetico, ma anche rappresentare l’evoluzione dell’ideale eroico, ben presente in epoca beethoveniana, come fulcro della poetica romantica sino alla totale affermazione nel titanismo mahleriano.”
(Quartetto Werther)
SIPARI APERTI | stagione Musica da Camera
Piccolo Teatro Mauro Bolognini
sabato 24 LUGLIO ore 19.30 M U S I C A
ANAÏS GAUDEMARD arpa
Serenade for a Muse
Dal Quaderno di Maria Anna “Nannerl” Mozart: Allegro moderato in fa maggiore, Andante in si bemolle maggiore, Klavierstück in si bemolle maggiore KV 5b, Polonaise in fa maggiore, Allegro in mi minore
Ludwig Spohr Fantasia op. 35
Gabriel Pierné Improvviso-Capriccio op. 9
Camille Saint-Saens Fantasia op. 95
Henriette Renié Légende
Gabriel Fauré Improvviso op. 86
André Caplet Divertissement à l’espagnole
Caroline Lizotte Suite Galactique op. 39: Exosphère, Hymne au bon combat, Scherzo del Pueblo
Associazione Teatrale Pistoiese / Fondazione Pistoiese Promusica
Una serata durante la quale il pubblico pistoiese potrà ascoltare i magici timbri del suono dell’arpa di Anaïs Gaudemard, una delle migliori arpiste moderne e una delle più brillanti interpreti della sua generazione. Il programma spazierà tra autori di varie epoche, in un interessante e stimolante confronto tra stili compositivi e interpretativi. Dopo numerose vittorie in concorsi internazionali, nel 2012, Anaïs Gaudemard ottiene il riconoscimento di grado più elevato nel prestigioso Concorso Internazionale di Arpa in Israele e il premio speciale per la migliore interpretazione di musica contemporanea. Collabora con orchestre quali l’Orchestra del Festival di Lucerna, la Münchener Kammerorchester, l’Orchestra sinfonica della radio bavarese, l’Orchestra filarmonica d’Israele, l’Orchestra da camera di Losanna, la Hong Kong Sinfonietta, l’Orchestra sinfonica di Mulhouse, l’Orchestra I Pomeriggi Musicali di Milano e l’Orchestra Gulbenkian di Lisbona: è stata diretta da Claudio Abbado, Leonard Slatkin, Emmanuel Krivine, Kevin Griffiths. Ha recentemente ottenendo il riconoscimento “EchoRising Stars”, premio assegnato dai direttori delle più grandi sale da concerti europee.
Fortezza Santa Barbara
sabato 24 LUGLIO ore 21.15
DALL’INFERNO ALL’INFINITO P R O S A
diretto e interpretato da Monica Guerritore
Compagnia Orsini
“Nella mia intenzione, il desiderio forte di sradicare parole, testi, versi altissimi dalla loro collocazione “conosciuta” per restituirgli un “senso” originario e potente, sicura che la forza delle parole di Dante, togliendole dal canto e dalla storia, ci avrebbe restituito un senso originario, ci avrebbe condotto all’interno delle zone più dense, oscure e magnifiche dell’animo umano. Sicura che, seguendo un percorso di incontro con le sue figure di riferimento (Virgilio, il suo super-Io, Beatrice/Francesca e gli aspetti del Femminile, il Caos dell’Inferno, Ugolino, il Padre) si sarebbe potuta avvicinare intimamente l’ispirazione originale di Dante nell’affrontare la Divina Commedia. Senza paura dei tagli e senza paura di proseguire quel racconto con parole, e testi altissimi di altri autori, più vicini a noi, come Morante, Pasolini, Valduga. A noi solo il merito di “esserci” e “dire” e “ascoltare”. A voce alta… Col cuore e con la testa… E alla fine “e naufragar m’è dolce in questo mare (…) e quindi uscimmo a riveder le stelle. Forse”. (Monica Guerritore)
La potente forza creativa dell’Immaginazione delle pagine di Hillmann e Citati accompagnano e forse spiegano (in parte) la discesa nel nero, nell’intima natura umana, che Dante mette in versi nei canti iniziali dell’Inferno; la sua ricerca e il suo incontro con le parti del Sé. Nelle bellissime parole di Wagner, la forza della musica (che accompagna tutta la performance) diventa motore emotivo e precede, accompagna e amplifica il tormento delle passioni amorose (Paolo e Francesca), di abbandono (La Tentazione della Valduga), di ferocia come nel canto del conte Ugolino. Di abissi naturali che portano in scena anche figure materne e paterne: Pasolini, Morante. Tutto rende la ricerca e il racconto interiore e poetico di Maestri lontani tra loro per epoca, un’unica grande anima che racconta le infinite vie della testimonianza del Sé… Le parole di Umberto Eco e del grande psicanalista Galimberti accompagnano, noi uomini di oggi, nella comprensione del nostro Inferno interiore e dell’Infinito intuìto…Tutto percepito e a noi consegnato da un’unica fonte, l’Intuizione artistica, di uomini e donne che hanno “cercato se stessi” (C. Pavese).
Lo spettacolo ha aperto le giornate della lingua italiana 2015 all’Accademia della Crusca
e nell’Aula Magna dell’Università la Sapienza di Roma
Fortezza Santa Barbara
giovedì 29 LUGLIO ore 21.15 M U S I C A L
IL CASTELLO DI GHIACCIO
commedia musicale liberamente ispirata al film Disney “Frozen”
(cast di 25 attori)
con Luca Ferrante, Lucrezia Blunda, Aurora Buonanno, Lorenzo Bartolini
regia Eleonora Di Miele
TAB Accademia Arte Danza
A conquistare il cuore dei bambini sarà la storia di due bellissime principesse, divise fin da piccole dalla magia del ghiaccio che giorno dopo giorno crescerà insieme a loro. Il potere della principessa Elsa sarà sempre più forte e incontrollabile, ma il loro amore riuscirà a scogliere il gelo che le divide e a far tornare così l’estate. Questo fantastico musical coinvolgerà tutta la famiglia tra le note delle canzoni più amate e conosciute dai piccoli, effetti speciali, giochi di luci, costumi meravigliosi, magiche atmosfere video, tempeste di neve, balli che disegneranno la storia per tutto lo spettacolo. Durante questo incredibile viaggio, la principessa Anna incontrerà molti personaggi, un principe, un montanaro con la sua renna e…un buffissimo pupazzo di neve! Sarà l’occasione per conoscerli e perchè no scattare qualche foto ricordo a fine spettacolo con loro! Vi aspettiamo tutti ma proprio tutti “Il castello di ghiaccio” aprirà le porte anche a voi!
A G O S T O
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Fortezza Santa Barbara
mercoledì 4 AGOSTO ore 21.15
PARADISO P R O S A / M U S I C A
dalle tenebre alla luce
dalla Divina Commedia di Dante Alighieri
con Simone Cristicchi
con la partecipazione di 22 elementi dell’Orchestra OIDA di Arezzo
scritto da Simone Cristicchi in collaborazione con Manfredi Rutelli
musiche Valter Sivilotti e Simone Cristicchi
canzoni Simone Cristicchi
Elsinor / Arca Azzurra / Accademia Perduta Romagna Teatri /
Fondazione Istituto Dramma Popolare di San Miniato
In ogni uomo abita una nostalgia dell’infinito, un senso di separazione, un desiderio di completezza che lo spinge a cercare un senso alla propria esistenza. Il compito dell’essere umano è dare alla luce se stesso, cercando dentro all’Inferno ˗ che molto spesso è da lui edificato – barlumi di Paradiso: nel respiro leggero della poesia, nella magnificenza dell’ arte, nelle scoperte della scienza, nel sapientissimo libro della Natura. A partire dalla cantica dantesca, Simone Cristicchi scrive e interpreta “Paradiso”, opera teatrale per voce e orchestra sinfonica, racconto di un viaggio interiore dall’oscurità alla luce, attraverso le voci potenti dei mistici di ogni tempo, i cui insegnamenti, come fiume sotterraneo attraversano i secoli per arrivare con l’attualità del loro messaggio, fino a noi. La tensione verso il Paradiso è metafora dell’evoluzione umana, slancio vitale verso vette più alte, spesso inaccessibili: elevazione ed evoluzione. Il viaggio di Dante dall’Inferno al Paradiso è un cammino iniziatico, dove la poesia diventa strumento di trasformazione da materia a puro spirito, e l’incontro con l’immagine di Dio è rivelazione di un messaggio universale, che attraversa il tempo e lo vince.
SPAZI APERTI | SERRAVALLE JAZZ XX edizione
Fortezza Santa Barbara
lunedì 23 AGOSTO ore 21.15 M U S I C A
BARGAJAZZ ORCHESTRA
ospite d’onore MAURIZIO GIAMMARCO sassofono
BargaJazz Orchestra 2021
Andrea Tofanelli, Andrea Guzzolet, Federico Trufelli, Alessio Bianchi (trombe),
Nicolao Valiensi, Silvio Bernardi, Marcello Angeli, Davide Guidi (tromboni),
Dimitri Grechi Espinoza, Renzo Cristano Telloli, Moraldo Marcheschi,
Alessandro Rizzardi, Rossano Emili (sassofoni), Stefano Onorat (pianoforte),
Angelo Lazzeri (chitarra), Luca Gusella (vibrafono), Paolo Ghet (contrabbasso),
Stefano Paolini (batteria)
Mario Raja (direzione)
Associazione Teatrale Pistoiese
con il sostegno di Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia
Riprende dopo la pausa dello scorso anno, la collaborazione stretta e il gemellaggio tra Serravalle Jazz e la BargaJazz Orchestra che, fin dalla nascita, ha caratterizzato le due realtà, contribuendo alla crescita aritistica e alla popolarità del Serravalle Jazz.
La BargaJazz Orchestra presenta a Serravalle Jazz le composizioni e gli arrangiamenti selezionati nell’ambito del “Concorso Internazionale di Composizione e Arrangiamento per Orchestra Jazz” che si tiene annualmente a Barga. Il concorso ha ogni anno un ospite speciale a cui lo stesso concorso è dedicato: per il 2021, il sassofonista Maurizio Giammarco, attualmente uno dei musicisti italiani più apprezzati anche all’estero, tanto da essere stato citato nella Biographical Enciclopedia of Jazz di Leonard Feather. Giammarco, fin dalla metà degli anni ’70, è protagonista della scena jazzistica italiana fondando gruppi di primo piano. Con i Lingomania è vincitore del referendum di Musica Jazz nel 1984, 1985, 1987 e di Guitar Club del 1988 e 1989 come miglior gruppo italiano. Nel 1981 è votato miglior sassofonista italiano nel referendum della rivista “Fare Musica” e nel 1984 vince il premio Rai1 come musicista jazz dell’anno. Moltissime le collaborazioni nazionali e internazionali di rilievo come Chet Baker, Billy Cobham, Peter Erskine, Giorgio Gaslini, Lester Bowie, Enrico Pieranunzi, Dave Liebman, Phil Markowitz, Paolo Fresu, Enrico Rava, Miroslav Vitous, Aldo Romano, Steve Lacy, Danny Gotlieb, Tom Harrell, Kenny Wheeler, Phil Woods, Marc Johnson, e molti altri. Tra i suoi moltissimi gruppi, gli Heart Quartet (1996-98), i Megatones (dal 2000 in poi), Tricycles (un trio con John B.Arnold e Dario Deidda) e i Syncotribe attualmente in attività. Dal 2005 al 2010 Giammarco ha diretto la PMJO (Parco della Musica Jazz Orchestra), big band dell’Auditorium di Roma, in più di 100 concerti in Italia e all’estero. Giammarco si è distinto inoltre come freelancer in dischi e tournées di musica pop (Mina, Mia Martini, Fiorella Mannoia, Riccardo Cocciante, Antonello Venditti, Francesco De Gregori, Tiziana Rivale) e ha composto musica per cinema, teatro, danza, orchestra sinfonica e orchestra d’archi. La sua discografa vanta oltre 100 titoli, di cui molti come leader.
SPAZI APERTI | SERRAVALLE JAZZ XX edizione
martedì 24 AGOSTO ore 21.15 M U S I C A
ARUNDO DONAX
“Dancers In Love”
Pasquale Laino sax soprano
Pietro Tonolo sax contralto
Mario Raja sax tenore
Rossano Emili sax baritono
Federica Raja soprano
Associazione Teatrale Pistoiese
con il sostegno di Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia
Arundo Donax è il nome scientifico della canna comune, quella con cui si costruisce l’ancia, l’elemento vibrante da cui il sassofono prende voce. Il quartetto che porta questo nome è nato all’inizio degli anni novanta e da subito ha cercato di coltivare sia l’improvvisazione sia la scrittura, spaziando dal jazz alla letteratura contemporanea e alla produzione di musica originale concepita in vista di progetti specifici.
La formazione ha inciso finora tre dischi: C’era una volta, dedicato al mondo dell’infanzia, Arundo Donax, con brani di autori come Carlo Boccadoro e Carla Bley, Dancers in Love, con arrangiamenti di musica di Duke Ellington e Billy Strayhorn. Il programma del concerto prende spunto dai brani contenuti nel disco Dancers in Love, che si basa su musica di Ellington e Strayhorn appositamente arrangiata dai componenti di Arundo Donax per la formazione del quartetto di sassofoni.
A questi brani si aggiungono, sempre in arrangiamento originale, alcuni di quelli che Ellington ha composto pensando al canto di una voce non jazzistica, ma più vicina all’impostazione lirica. Nel caso specifico, ricordiamo che, nell’esecuzione del 2° Concerto Sacro di Ellington, la cantante che dette voce ai brani eseguiti in questa occasione da Federica Raja, fu il grande soprano svedese Alice Babs. A completare il concerto, come d’abitudine per Arundo Donax, anche musica originale scritta dai componenti del gruppo.
Fortezza Santa Barbara
mercoledì 25 AGOSTO ore 21.15
KREMERATA BALTICA M U S I C A
“Hommage à Astor Piazzolla”
Gidon Kremer violino solista e concertatore
Andrei Pushkarev vibrafono
Per Arne Glorvigen bandoneon
Astor Piazzolla Tres minutos con la realidad (per archi)
Astor Piazzolla / Andrei Pushkarev Suite Punta del Este (per violino, vibrafono e archi)
Astor Piazzolla Tristeza de un doble A (per bandoneon e archi)
Per Arne Glorvigen Tango Funèbre (per bandoneon e archi)
Astor Piazzolla / José Bragato Vardarito (per violino e archi)
Astor Piazzolla / Andrei Pushkarev Little Italy (per vibrafono solo),
Fuga y Misterio (per violino, vibrafono e archi)
Associazione Teatrale Pistoiese / Fondazione Pistoiese Promusica
La vita artistica di Gidon Kremer, violinista fra i massimi, personalità eclettica e interprete di grande profondità e intelligenza, si è sviluppata su un percorso originalissimo illuminato da scelte di rara coerenza ed integrità. Alla guida della sua Kremerata Baltica ci condurrà in un viaggio nella musica di Astor Piazzolla, rileggendone le opere fra rivisitazioni e trascrizioni senza rinunciare ad alcuni degli elementi tipici del genere, come la voce del bandoneon, affidata per l’occasione a Per Arne Glorvigen che è anche autore di uno dei brani in programma. Fra i solisti che si alterneranno sul palco della Fortezza troviamo anche il grande vibrafonista Andrei Pushkarev, membro della Kremerata e arrangiatore di alcuni brani di questo concerto che intreccia trame sullo spazio e sul tempo, annullando le distanze geografiche fra il Mar Baltico e il Mar de la Plata e quelle che si contano sul passare degli anni: 100 dalla nascita di Piazzolla, 25 dalla nascita della Kremerata, 25 anche quelli trascorsi dal primo omaggio musicale che Kremer dedicò al musicista che seppe rivoluzionare profondamente il tango argentino.
Fortezza Santa Barbara
venerdì 27 AGOSTO ore 21.15 P R O S A
LA COPPA DEL SANTO
agonismo e miracoli al tempo del distanziamento sociale
disegni Luca Zacchini
scritture Giulia Zacchini
con Luca Zacchini e Francesco Rotelli
Gli Omini
Nel 2011 Luca Zacchini, in un periodo di eccessiva devozione dovuta a brancolamenti nel buio, iniziò a disegnare santi su paint con lo pseudonimo di Spavaldo. I santi si moltiplicarono miracolosamente fino a diventare un mazzo di carte. E così nacque L’asta del Santo, un mercante in fiera sulle vite dei santi. Uno spettacolo che ha fatto repliche in tutta Italia provocando un folle imbarbarimento del pubblico che si ritrovava a lottare con lanci e rilanci per accaparrarsi una carta e vincere i premi in palio. Il problema dell’Asta, ad oggi, è uno solo: nessuna regola di distanziamento sociale viene rispettata, in quanto si prevede un rapporto col pubblico che sfiora il carnale. Da queste nuova triste esigenza, dopo quasi dieci anni, spunta felicemente la Coppa del Santo. Perchè i Santi sono duri a morire. E perchè il pubblico continui a giocare. Saranno proprio gli spettatori, tutti insieme, a decidere quale Santo vincerà il sacro torneo, per eleggere ed invocare un unico patrono della serata. Una partita sul modello dei campionati virtuali che spopolano su giornali, radio e web. Ma dal vivo. Un tabellone. 32 santi che gareggeranno tra di loro sfoderando poteri sovrannaturali. Dai sedicesimi di finale finché ne rimarrà uno solo, il pubblico ascolterà le straordinarie storie di vita dei Santi e verrà chiamato in causa per stabilire il vincitore di ogni sfida. In questo periodo di isolamento, Spavaldo è tornato, come in ogni epoca buia che si rispetti. Nuovi spietati Santi sono pronti a mettersi in gioco. Da San Giorgio a Padre Pio, passando per Santa Pazienza e Santa Speranza. Grandi e storici, ultravenerati o misconociuti, improbabili o impossibili Santi. Vergini contro Martiri, Eremiti contro Vescovi. Chi vincerà la Coppa del Santo?
SPAZI APERTI | SERRAVALLE JAZZ XX edizione
martedì 31 AGOSTO ore 21.15 M U S I C A
Premio Renato Sellani 2021
a ENRICO RAVA
Enrico Rava tromba
Nico Gori clarinetto e sax Massimo Moriconi contrabbasso
Piero Frassi pianoforte Ellade Bandini batteria
Stefania Scarinzi voce
Associazione Teatrale Pistoiese
con il sostegno di Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia
Creato in ricordo della carismatica figura del pianista marchigiano Renato Sellani, scomparso a ottantotto anni nel 2014, il riconoscimento nasce da un’idea del sassofonista Nico Gori, accolta con grande entusiasmo dal direttore artistico Maurizio Tuci e dagli organizzatori di “Serravalle Jazz”: una figura, quella di Sellani che, con i suoi indimenticabili concerti e la sua amicizia, ha onorato il Festival della propria presenza, contribuendo non poco alla sua crescita negli anni.
Quest’anno il Premio, giunto alla VII edizione, sarà assegnato al Maestro Enrico Rava, che si esibirà con gli altri musicisti eseguendo alcuni “standards” del songbook americano.
Enrico Rava è sicuramente il jazzista italiano più conosciuto ed apprezzato a livello internazionale. Da sempre impegnato nelle esperienze più diverse e più stimolanti, è apparso sulla scena jazzistica a metà degli anni sessanta, imponendosi rapidamente come uno dei più convincenti solisti del jazz europeo. La sua schiettezza umana ed artistica lo pone al di fuori di ogni schema e ne fa un musicista rigoroso ma incurante delle convenzioni. La sua poetica immediatamente riconoscibile, la sua sonorità lirica e struggente sempre sorretta da una stupefacente freschezza d’ispirazione, risaltano fortemente in tutte le sue avventure musicali. Tra la sua numerosa discografia sono da segnalare gli imperdibili Quartet (ECM 1978) “Rava l’opera Va” (Label Bleu 1993), “Easy Living” (ECM 2004), “Tati” (ECM 2005) e “The Words and the Days” (ECM 2007), “New York Days” (ECM 2009), “Tribe” (ECM 2218) e ” On The Dance Floor ” (ECM 2293). Non è difficile usare i superlativi per raccontare la sua avventura musicale, talmente ricco è il suo curriculum, talmente affascinante il suo mondo musicale, talmente lungo l’elenco dei musicisti con i quali ha collaborato, italiani, europei, americani: Franco D’Andrea, Massimo Urbani, Stefano Bollani, Joe Henderson, John Abercrombie, Pat Metheny, Archie Shepp, Miroslav Vitous, Daniel Humair, Michel Petrucciani, Charlie Mariano, Joe Lovano, Albert Mangelsdorff, Dino Saluzzi, Richard Gallliano, Martial Solal, Steve Lacy, Mark Tuner, John Scofield ecc… Ha effettuato tours e concerti in USA, Giappone, Canada, Europa, Brasile, Argentina, Uruguay partecipando a importanti Festival (Montreal, Toronto, Houston, Los Angeles, Perugia, Antibes, Berlino, Parigi, Tokyo, Rio e Sao Paulo, ecc.) È stato più volte votato miglior musicista nel referendum annuale della rivista “Musica Jazz”, risultando vincitore anche nelle categorie “miglior gruppo” e “miglior disco italiano”. Nominato “Cavaliere delle Arti e delle Lettere” dal Ministro della Cultura Francese, nel 2002 ha anche ricevuto il prestigioso “Jazzpar Prize” a Copenhagen. Negli ultimi anni è comparso nei primi posti del referendum della rivista americana Down Beat, nella sezione riservata ai trombettisti, alla spalle di Dave Douglas, Wynton Marsalis e Roy Hargrove, e in quella riservata ai migliori gruppi, con il quintetto denominato TRIBE. Ed è la prima volta che una formazione italiana figura in tale classifica.
S E T T E M B R E
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Fortezza Santa Barbara
mercoledì 1 SETTEMBRE ore 21.15
ENSEMBLE DELL’ORCHESTRA LEONORE M U S I C A / P R O S A
Daniele Giorgi direttore
Massimo Popolizio voce recitante
“Separarsi con Dante” (testo di Cesare Mazzonis)
Hugo Wolf “Serenata Italiana” in sol maggiore
Franz Schreker Intermezzo op. 8 per archi
Alban Berg Sonata per pianoforte op. 1 (vers. per archi)
Gustav Mahler Adagietto dalla Sinfonia n. 5
Associazione Teatrale Pistoiese / Fondazione Pistoiese Promusica
con il sostegno di Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia
Dopo la forzata interruzione per la pandemia e in attesa della ripartenza a ranghi completi prevista per l’autunno prossimo, tornano a Pistoia i musicisti dell’Orchestra Leonore in un Ensemble di archi e arpa guidato dal Direttore Musicale Daniele Giorgi, con un concerto pensato per celebrare Dante nel 700° anno dalla sua morte.
I quattro brani musicali in programma, scritti nel giro di un ventennio a cavallo tra ‘800 e ‘900, si inseriscono nella cornice emotiva del testo “Separarsi con Dante”, ispirato alla figura di Beatrice.
Il testo, appositamente composto da Cesare Mazzonis, figura centrale della cultura musicale italiana, contiene estratti dalla Vita Nova e dal Purgatorio e sarà affidato alla voce di Massimo Popolizio, uno dei massimi interpreti del Teatro italiano, recentemente applaudito al Teatro Manzoni di Pistoia nello spettacolo Furore.
SPAZI APERTI | TEATRI DI CONFINE 2021
Villa Stonorov – Fondazione Vivarelli
venerdì 3 SETTEMBRE ore 21.15 D A N Z A
NIK
La danza di Alwin Nicolais
condotto da Simona Bucci con Paolo Mereu, Michela Paoloni, Françoise Parlanti
Compagnia Simona Bucci
Teatri di Confine 2021
in collaborazione con Fondazione Toscana Spettacolo onlus
Un progetto ideato per la Fondazione Jorio Vivarelli-Villa Stonorov, luogo impregnato di una straordinaria forza creativa. Un percorso fra danza, immagini, suoni e parole alla scoperta della poetica e del magistero di uno dei grandi maestri della danza del ‘900: Alwin Nikolais, innovatore, teorico, visionario, artista dagli innumerevoli talenti, grande osservatore dotato di un incredibile sensibilità, creatore di coreografie ancora oggi sorprendenti e originali, maestro generoso e ideatore di una nuova visione, definizione e pedagogia dell’arte della danza. La sua pratica di insegnamento porta alla presa di coscienza delle possibilità del singolo e della capacità che il corpo ha di trasformarsi in altro da sé grazie alla connotazione metaforica propria dell’arte. La sua visione dell’arte della danza diventa veicolo e strumento d’osservazione e comprensione della danza nelle sue varie declinazioni e stili. Simona Bucci, già danzatrice solista della Alwin Nikolais Dance Company,coordinatrice e docente dell’Accademia Isola Danza La Biennale di Venezia diretta da Carolyn Carlson, direttore artistico della Compagnia Simona Bucci, portavoce internazionale del processo pedagogico della Tecnica Nikolais-Louis. Oltre ad un’intensa attività di coreografa, dedica molto del suo tempo alla diffusione della straordinaria eredità pedagogica lasciata dal Maestro Nikolais e proprio per il suo impegno e la profonda convinzione del grande valore di questo processo pedagogico, crea il corso internazionale Nikolais-Louis Technique Teachers Certificate.
Fortezza Santa Barbara
sabato 4 SETTEMBRE ore 21.15 P R O S A / M U S I C A / D A N Z A
LA MIA GUERRA CON IL TANGO
100 ANNI DI ASTOR PIAZZOLLA
ideazione Pino Quartullo e Elena Marazzita
testo e regia Pino Quartullo
con Pino Quartullo voce recitante
Miguel Angel Zotto e Daiana Guspero ballerini
Massimiliano Pitocco bandoneón
Carlos Adrian Fieramonti chitarra
Francesco Mariozzi violoncello
AidaStudio produzioni
“Nel 1955 ha cominciato a morire un certo modo di suonare il tango perché ne nascesse un altro. E nel nuovo certificato di nascita del tango c’è il mio Ottetto Buenos Aires” Astor Piazzolla. Un recital in musica che nell’anno 2021 rende omaggio ad Astor Piazzola in occasione del centenario dalla sua nascita. Un artista di origini pugliesi, assetato di conoscenza, che viaggiando in tutto il mondo, lottando e studiando, ha dedicato la sua vita alla musica, alla ricerca del proprio stile; un grande innovatore che ha saputo elevare la musica del tango a musica classica, pop, contemporanea. Alla voce narrante di Pino Quartullo, che ci guiderà in un viaggio suggestivo e struggente nell’incredibile vita di Astor Piazzolla, si affiancheranno tre musicisti di talento, argentini italiani. A sublimare il tutto, lui, sua maestà il tango, disegnato sul palco da Miguel Angel Zotto, anche lui argentino di origini italiane, e riconosciuto come uno dei tre tangueri più bravi di tutti i tempi, in coppia con la bellissima e sensualissima Daiana Guspero. Un viaggio nel tempo, che partirà quando, a soli sei anni, Astor ebbe in regalo dal padre un bandoneon, e per tutta la sua vita gli sarà inseparabile compagno. Anche il tango, croce e delizia della sua vita, lo accompagnerà per tutto il suo percorso artistico. Piazzolla sarà vilipeso nel suo paese per aver tradito la sacra tradizione di quella danza, ma portato alle stelle nel resto del mondo, per averlo rinnovato. Anche grazie a Piazzolla, nel corso degli anni, il tango aumenterà la sua carica passionale, accrescerà il suo potere seduttivo, mantenendo la sua essenza carnale e torbida, rinnovandosi ad arte sublime. Pino Quartullo, darà voce ai ricordi e alle testimonianze del grande Piazzolla, con interventi a sorpresa, poetici, scandalosi e divertenti.
SPAZI APERTI | TEATRI DI CONFINE 2021
Villa Stonorov – Fondazione Vivarelli
martedì 7 SETTEMBRE ore 21.15 P R O S A
PADRE NOSTRO
di Enrico Castellani e Valeria Raimondi
con Maurizio Bercini, Olga Bercini, Zeno Bercini
musiche originali Lorenzo Scuda
scene Babilonia Teatri
Babilonia Teatri / La Corte Ospitale
coproduzione OperaEstate Festival Veneto
Teatri di Confine 2021
in collaborazione con Fondazione Toscana Spettacolo onlus
Sulla parola padre oggi si sta combattendo una battaglia. Il suo corpo è sporco di sangue. Lo vediamo boccheggiare. Attorno a lui tutti si affollano per redigere la prognosi e somministrare la cura. Tutti ci spiegano come dovrebbe essere. L’importanza del padre. L’evaporazione del padre. La legge del padre. Come si è evoluto/involuto. Quali saranno le conseguenze del cambiamento. Cosa è successo, cosa succederà. Cosa resta del padre. Il segreto del figlio. Genitore 1. Genitore 2. Genitore 3. Autoritario o autorevole. Vicino o lontano. Che relazione c’è tra funzione del padre e identità di genere. Nel nome del padre, del figlio e dello spirito santo. La fine del padre, l’eclissi del padre, la scomparsa del padre, la distruzione del padre, la morte del padre. La festa del papà. Il fu pater familias. Padre in affitto. Padre baluardo. Apologia del padre. Padre nostro non è una preghiera rivolta a dio. Padre nostro qui sta per nostro padre. La P è minuscola. L’aggettivo precede il sostantivo. Padre nostro è un padre coi suoi due figli. E’ ciò che li unisce e ciò che li allontana. È una resa dei conti che non ammette fine. Ci chiediamo quale sia la distanza tra il padre ideale e quello reale. Quale eredità oggi il padre possa trasmettere, indipendentemente dal fatto che sia un padre di sangue o meno.
Fortezza Santa Barbara
mercoledì 8 SETTEMBRE ore 21.15 T E AT R O R A G A Z Z I
Clown Giulivo – CASA ROMANTIKA
di David Bianchi e Riccardo Rombi
con David Bianchi
regia Riccardo Rombi
movimento scenico Ulpia Popa
luci Siani Bruchi
Catalyst
►fascia d’età: 0-99 anni
Un carrello della spesa come nave per solcare i mari della fantasia, un’isola deserta da abitare, un amore da vivere e una storia da raccontare senza parole ma con l’arte immaginifica del circo. Questo e molto altro è Casa Romantika spettacolo teatrale che intreccia clownerie, mimo, musica e immaginazione per parlarci, senza parole, di un tema attuale come quello della plastica. Protagonista è Roman, un Clown pescatore ubriacone, allergico all’acqua, che sorpreso da una tempesta, naufraga con la sua barca/carrello, su un’isola di plastica. Visionario, malinconico, romatico come solo un Clown sa essere, Roman si troverà a riciclare tutto quello che trova in modo originale e divertente. Moderna versione di un Robinson Crusoe dei giorni nostri, saprà ricostruire un intero mondo da quello che altri hanno gettato via: quattro pali che diventano una casa, una tovaglia che fa da tetto, mantello, ombrello e una tanica di benzina che saprà far divampare una Romantika storia d’amore …
Fortezza Santa Barbara
giovedì 9 SETTEMBRE ore 21.15 M U S I C A
OGI – ORCHESTRA GIOVANILE ITALIANA
Barnabás Kelemen violino solista e direttore
Igor Stravinskij Otto miniature strumentali
Wolfgang Amadeus Mozart Concerto per violino n. 3 in sol maggiore, K216
Ludwig van Beethoven Sinfonia n. 8 in fa maggiore, op. 93
Associazione Teatrale Pistoiese / Fondazione Pistoiese Promusica
Nata nel 1980 da una felice intuizione di Piero Farulli in seno alla Scuola di Musica di Fiesole, l’Orchestra Giovanile Italiana vanta una storia fatta di collaborazioni con eminenti personalità del mondo musicale internazionale nelle più prestigiose sale da concerto. Per la prima volta ospite delle nostre stagioni sarà guidata da Barnabás Kelemen, straordinario violinista ungherese. In omaggio ai 50 anni dalla scomparsa di Igor Stravinskij, il programma si aprirà con le sue Otto miniature strumentali, trasposizione di otto piccoli pezzi pianistici, Les cinq doigts (“Le cinque dita”), composti nel 1921 e destinati ai giovani principianti: siamo qui di fronte allo Stravinskij “neoclassico”, che sfrutta semplici melodie popolari e anticheggianti, o si ispira a coinvolgenti ritmi di danza. L’originale pianistico, semplicissimo, è orchestrato con la sbalorditiva abilità propria del grande compositore. Datato al 12 settembre 1775, il Concerto in sol maggiore K. 216 di Mozart non finisce di stupire ed incantare per l’inesauribile inventiva melodica e l’originalità delle soluzioni nel dialogo fra solista ed orchestra.
Sarà lo stesso Kelemen a guidare l’OGI nel finale del concerto, la Sinfonia n. 8 di Beethoven.
SPAZI APERTI | TEATRI DI CONFINE 2021
Villa Stonorov – Fondazione Vivarelli
martedì 14 SETTEMBRE ore 21.15 P R O S A
SE QUESTO È LEVI | SOMMERSI E SALVATI
regia Luigi De Angelis
drammaturgia Chiara Lagani
con Andrea Argentieri
E / Fanny & Alexander
Teatri di Confine 2021
in collaborazione con Fondazione Toscana Spettacolo onlus
Premio Speciale Ubu 2019 a Fanny & Alexander per il progetto “Se questo è Levi”
Ubu 2019 come miglior attore o performer under 35 a Andrea Argentieri
A partire dai documenti audio e video delle teche Rai e di Youtube, Andrea Argentieri veste i panni dello scrittore Primo Levi, assumendone la voce, le gestualità, le posture, i discorsi in prima persona. È un incontro a tu per tu, in cui lo scrittore, a partire dal vincolo di verità che lo ha ispirato nelle sue opere, testimonia la sua esperienza nei lager con una tecnica di testimonianza lucidissima, di scrematura della memoria, con la trasparenza di uno sguardo capace di esprimere l’indicibile a partire dal perimetro apparentemente sereno della ragione. Grazie alla tecnica del remote acting, dell’eterodirezione, sperimentata da Fanny & Alexander negli ultimi dieci anni, si compone un ritratto dello scrittore che si basa sulla vertigine di una domanda: quanto questa testimonianza è ancora urticante e capace di parlarci tramite la sensibilità di un attore che si lascia attraversare dai materiali originali a noi rimasti di quello scrittore? Può l’epifania di una voce, di un corpo-anima, imprimendosi nel corpo di un attore molto più giovane del modello-impronta che persegue, far sgorgare in maniera ancora più cogente la potenza e la necessità della sua testimonianza? Se questo è Levi è un ritratto d’attore. È il tentativo di concretizzare l’esperienza del resoconto, a tu per tu con lo scrittore. I sommersi e i salvati esprime una domanda sul tema del giudizio, l’interrogazione sulla necessità della sospensione dell’odio a favore di una curiosità analitica entomologica.
Fortezza Santa Barbara
mercoledì 15 SETTEMBRE ore 21.15 T E A T R O R A G A Z Z I
FIABE JAZZ
(I vestiti nuovi dell’Imperatore)
format teatral musicale per bambini e adulti
di Roberto Caccavo, Francesco Giorgi e Marco Natalucci
riadattamento dalle fiabe a cura di Roberto Caccavo
musiche dal vivo Franco Giorgi
costumi Alessandra Jane
Teatro Popolare d’Arte
►fascia d’età: dai 5 anni
Partendo da un palco semi vuoto due attori e un musicista faranno rivivere attraverso situazioni comiche esilaranti la celebre fiaba, I vestiti nuovi dell’Imperatore, utilizzando solo qualche parrucca, pochissimi oggetti, la musica dal vivo con canzoni originali e tanta ironia: idea portante di Fiabe jazz è il concetto di imprevisto che rende, nel bene e nel male, più avventuroso il viaggio: esattamente come quando si è a bordo di una mongolfiera in balia delle correnti d’aria, noi possiamo solo decollare o atterrare, la direzione la decidono il vento, il fato, l’imprevisto.
Da qui l’uso del termine “jazz”: come nel jazz la variazione sul tema principale è di vitale importanza anche nel nostro spettacolo musica e racconto variano attraverso il coinvolgimento del pubblico senza però mai perdere di vista il tema principale.
Fiabe Jazz è un gioco di immagini, suoni e parole che ha già conquistato migliaia di spettatori piccoli e grandi con un format originale brillante, comico, surreale, imprevedibile, è un caleidoscopio della fantasia manovrato dal pubblico, è spostare l’accento sull’importanza della creatività come mezzo che va oltre ogni imprevisto.
Fortezza Santa Barbara
venerdì 17 Settembre ore 21.15 P R O S A
SHAKESPEAROLOGY
concept e regia Sotterraneo
in scena Woody Neri
scrittura Daniele Villa
luci Marco Santambrogio
costumi Laura Dondoli
sound design Mattia Tuliozi
Sotterraneo
Dice Jerome Salinger: “quelli che mi lasciano proprio senza fiato sono i libri che quando li hai finiti di leggere vorresti che l’autore fosse un tuo amico per la pelle e poterlo chiamare al telefono”. È da un po’ di tempo che volevamo usare il teatro come quella famosa telefonata, per incontrare Sir William Shakespeare in carne-e-ossa e fare due chiacchiere con lui sulla sua biografia, su cosa è stato fatto delle sue opere, su più di 400 anni della sua storia post-mortem dentro e fuori dalla scena – come se accompagnassimo Van Gogh al Van Gogh Museum o Dante in mezzo ai turisti che visitano la sua abitazione fiorentina. Partiamo dall’immaginario collettivo per parlare con Shakespeare. Certo, non sarà il vero, autentico, originario William Shakespeare, ma se riusciamo a incontrare anche uno solo dei possibili Shakespeare, forse l’esperimento potrà dirsi riuscito. Shakespearology è un one-man-show, una biografia, un catalogo di materiali shakespeariani più o meno pop, un pezzo teatrale ibrido che dà voce al Bardo in persona e cerca di rovesciare i ruoli abituali: dopo secoli passati a interrogare la sua vita e le sue opere, finalmente è lui che dice la sua, interrogando il pubblico del nostro tempo.
Dal 2013 Sotterraneo è compagnia in residenza artistica presso l’Associazione Teatrale Pistoiese.
SIPARI APERTI | Stagione MUSICA DA CAMERA
Piccolo Teatro Mauro Bolognini
sabato 18 SETTEMBRE ore 19.30 M U S I C A
ODHECATON ENSEMBLE voci
PAOLO DA COL direttore
Gli umori di Orlando di Lasso
Humor melancolico, Contritio cordis
Humor sanguigno
Laudatio Dei, Laudatio musicae
Associazione Teatrale Pistoiese / Fondazione Pistoiese Promusica
con il sostegno di Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia
Il concerto conclusivo di Musica da camera vede protagonista l’ensemble Odhecaton, un gruppo corale che sin dal suo esordio nel 1998, ha ottenuto alcuni dei più prestigiosi premi discografici e il riconoscimento, da parte della critica, per aver inaugurato, nel campo dell’esecuzione polifonica, un nuovo atteggiamento interpretativo, che fonda la sua lettura mobile ed espressiva della polifonia sulla declamazione della parola. L’ensemble vocale deriva il suo nome da Harmonice Musices Odhecaton, il primo libro a stampa di musica polifonica, pubblicato a Venezia da Ottaviano Petrucci nel 1501. Il suo repertorio d’elezione è rappresentato dalla produzione musicale europea tra Quattro e Seicento. È ospite nelle principali rassegne in Europa e America. Negli ultimi anni Odhecaton ha rivolto grande parte del proprio impegno interpretativo alla musica sacra di Claudio Monteverdi e al repertorio contemporaneo. Nel 2018 ha ottenuto il Premio Abbiati della critica musicale italiana per le sue esecuzioni.
SPAZI APERTI | TEATRI DI CONFINE 2021
Fortezza Santa Barbara
mercoledì 22 SETTEMBRE ore 21.15
STORIE DELLA BUONANOTTE
PER BAMBINE RIBELLI P R O S A / M U S I C A
tratto dall’omonimo best-seller (edito da Mondadori)
scritto da Elena Favilli e Francesca Cavallo
Orchestra Multietnica di Arezzo
con Margherita Vicario
regia Francesco Frangipane
musiche OMA e Margherita Vicario
direzione d’orchestra Enrico Fink
Argot Produzioni / Officine della Cultura / Progetto Goldstein
in collaborazione con Pierfrancesco Pisani e Isabella Borettini
Teatri di Confine 2021
in collaborazione con Fondazione Toscana Spettacolo onlus
Lo spettacolo vuole essere una riflessione sulla figura femminile, indagando come lo sviluppo possa essere un momento chiave per la costruzione e definizione dell’identità femminile e come un sogno possa essere inseguito aldilà di qualsiasi confine: sociale, culturale e geografico. Il movimento femminista negli ultimi decenni ha trovato nuove modalità di narrazione e la capacità e il bisogno di raccontare storie al femminile è centrale all’interno dell’offerta del panorama culturale nazionale e internazionale. Il progetto non è soltanto una raccolta di storie al femminile ma vuole entrare nel vivo di un tema centrale della nostra società, il fenomeno migratorio nei cui numeri dominano le donne “anche se se ne parla poco” come scrive Elena Favilli. Non dunque donne supereroine, non donne che emulano i percorsi degli uomini ma figure femminili capaci di intraprendere nuove e personali strade di sviluppo e di crescita all’interno della società civile, aldilà di qualsiasi pregiudizio legato all’etnia, al colore, al linguaggio. L’OMA è costituita da 35 musicisti provenienti da 12 diversi Paesi, un laboratorio costantemente aperto a nuovi inserimenti che lavora con musicisti di ogni cultura, religione, età, estrazione sociale, insistendo sul valore delle differenze e sulla musica come momento di incontro e di conoscenza. Nel 2010 ha vinto il Premio Amnesty “Suoni di Confine” al MEI di Faenza per l’attività Live. Margherita Vicario, attrice e cantautrice, lavora per fiction e film diretta da Fausto Brizzi, Antonio Manzini e Woody Allen. Nel panorama musicale ha all’attivo un album (Minimal Musical, 2014), un EP (Esercizi Preparatori, 2014) e una serie di singoli, tra cui i fortunati Abaué (Morte di un Trap Boy), Mandela – che ha superato il milione di views su YouTube e di ascolti su Spotify – e Romeo feat Speranza, usciti per INRI nel 2019. Il brano Mandela è stato candidato nella categoria Big al Premio Voci per la Libertà di Amnesty International, che premia la canzone dell’anno per i diritti umani.
SPAZI APERTI | TEATRI DI CONFINE 2021
Piccolo Teatro Mauro Bolognini P R O S A
martedì 28 SETTEMBRE ore 21.15
PAESAGGIO
di Harold Pinter, con farsa finale
di e con Dario Marconcini e Giovanna Daddi
Produzione Buti Teatro
PRIMA NAZIONALE
Teatri di Confine 2021
in collaborazione con Fondazione Toscana Spettacolo onlus
Un uomo e una donna, forse marito e moglie, immobili come davanti a una finestra verso un lontano orizzonte o intenti a fissare un punto in una parete, raccontano squarci di vita vissuta insieme, senza dialogare, perduti nei loro ricordi, ora tenui e solari per la donna, ora concreti e ruvidi per l’uomo. Due monologhi che si intrecciano e si alternano. Ognuno è immerso in pensieri rivolti indietro nel tempo, non si ascoltano, ognuno dipinge il proprio paesaggio mentale con pennellate, per la donna piene di vibrazioni di luce, per l’uomo permeate da un realismo malinconico. Il paesaggio che loro raffigurano, nel quale si rifugiano e al quale vogliono appartenere è segno della loro solitudine e ci porta in quel terreno misterioso e intimo che si cela nel rapporto di coppia. Due mondi separati e diversi si confrontano, uniti solo da momenti di silenzio, dove, forse, ritrovare un respiro comune. Per buona parte della piece ho voluto lasciare i due di spalle nel loro interno di famiglia, come sospesi in un tempo onirico ricco dei loro ricordi; poi, a un certo punto, ho voluto che rivelassero il loro vero volto, voltandosi, quello della donna sempre più perduto in un sogno di amore fuori dal tempo, e quello dell’uomo con i segni di una volgarità che lo avvicina in qualche modo ad un altro personaggio di Pinter, al servo di Losey. Da qui è nato il bisogno di fuggire da questo inquietante e scomodo quadro quotidiano e, come in una forma di catarsi, ritornare, con un breve cenno, al teatro “all’antica italiana” indossando la maschera di un Matamoro o di un Capitan Spavento per riprovare un giocoso brivido di freddo davanti alla Morte (finalmente tutto è falso, ma quanta vita dentro: è il teatro, bellezza!) e agli interrogativi che questo incontro suscita.
SPAZI APERTI | TEATRI DI CONFINE 2021
il Funaro Centro Culturale
martedì 28 SETTEMBRE (orario da definire)
LE BUONE PRATICHE
Le buone pratiche della ripartenza: “I diritti dello spettatore”
GIORNATA DI STUDI
Ateatro.it / Fondazione Toscana Spettacolo / Associazione Teatrale Pistoiese
PREZZI
concerti FESTA DELLA MUSICA e SERRAVALLE JAZZ |Fortezza Santa Barbara
ingresso libero con prenotazione ed assegnazione del posto obbligatoria
presso la Biglietteria del Teatro Manzoni (0573/991609-27112).
► da sabato 12 giugno: per la Festa della Musica | da martedì 13 luglio: per Serravalle Jazz
spettacoli e concerti | Fortezza Santa Barbara e Piccolo Teatro Mauro Bolognini
posto unico numerato euro 15,00 (intero) 10,00 (ridotto*)
per lo spettacolo “Storie della buonanotte per bambine ribelli”
euro 5,00 (speciale under18)
spettacoli TEATRO RAGAZZI | Fortezza Santa Barbara
posto unico numerato euro 7,00 (intero) 5,00 (ridotto under14)
spettacoli TEATRI DI CONFINE | Villa Stonorov – Fondazione Vivarelli
posto unico numerato euro 12,00 (intero) 7,00 (ridotto*)
concerti L’ANTIDOTO | Villa Stonorov – Fondazione Vivarelli
posto unico numerato euro 10,00 (intero) 6,00 (ridotto*)
*Riduzioni: Over65, Under30, possessori della Carta Fedeltà Far.com, soci Unicoop Firenze, abbonati delle stagioni ATP 2019/2020 (prosa, sinfonica e cameristica), iscritti Scuola di Musica e Danza “Mabellini”, tesserati il Funaro, iscritti FAI, CRAL, Associazione culturali convenzionate con l’Associazione Teatrale Pistoiese.
I biglietti sono nominativi e non cedibili.
Per gli spettacoli di “Teatri di Confine” facilitazioni su dsu.toscana.it per gli studenti delle università toscane.
In caso di maltempo gli spettacoli ed i concerti, ove possibile, si terranno al Piccolo Teatro Mauro Bolognini.
La capienza massima e le modalità di ingresso del pubblico rispetteranno le vigenti normative Covid-19, con biglietti nominativi e non cedibili, misurazione della temperatura, igienizzazione delle mani, distanziamento e mantenimento della mascherina (chirurgica o FFP2) per tutta la durata dell’evento.
PREVENDITE
► in corso per “A SUD DI BELLA CIAO”
► per tutti gli altri eventi: da SABATO 12 GIUGNO 2021
Biglietteria Teatro Manzoni (Corso Gramsci, 127 – Pistoia) 0573 991609 – 27112
orario fino a sabato 12 giugno (compreso): dal martedì al giovedì ore 16/19; venerdì e sabato ore 11/13 e 16/19 (lunedì chiuso)
orario da martedì 15 giugno: dal martedì al venerdì ore 16/19; sabato ore 11/13 (lunedì chiuso)
(chiusura estiva biglietteria dal 5 al 22 agosto compresi).
La Biglietteria sarà aperta, eccezionalmente, anche lunedì 23 agosto (ore 16-19)
► prevendita on line su www.teatridipistoia.it | www.bigliettoveloce.it
I LUOGHI
Fortezza Santa Barbara, Piazza della Resistenza – Pistoia
Villa Stonorov – Fondazione Vivarelli, Via di Felceti, 11 – Pistoia
Piccolo Teatro Mauro Bolognini, Via del Presto, 5 – Pistoia
il Funaro Centro Culturale, Via del Funaro, 16/18 – Pistoia
Si ringrazia:
la Direzione regionale Musei della Toscana
la Fondazione Vivarelli di Pistoia
www.teatridipistoia.it
www.toscanaspettacolo.it
www.fondazionepromusica.it
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