Danza: “Anatomia” con Simona Bertozzi al Cantiere Florida di Firenze, “E-ink” a Pisa
Accompagnato dal grande successo ottenuto al teatro Rasi di Ravenna, dove ha debuttato lo scorso marzo, e all’Arena del Sole di Bologna, dove è stato presentato in dicembre, venerdì 24 febbraio 2017 alle ore 21 arriva al Teatro Cantiere Florida di Firenze (via Pisana 111/ rosso) uno dei lavori più recenti, originali e coinvolgenti della Compagnia Simona Bertozzi / Nexus (nella foto grande sopra il titolo). “Anatomia” è il risultato della feconda collaborazione della coreografa e danzatrice Simona Bertozzi con Francesco Giomi – musicista e sound artist fiorentino, direttore del centro di ricerca, produzione e didattica musicale Tempo Reale fondato nel 1987 dal compositore Luciano Berio – ed Enrico Pitozzi, docente al Dams di Bologna, tra i maggiori esperti italiani di danza e new media.
Dopo numerosi lavori corali, Simona Bertozzi torna a uno spettacolo nel quale la sua presenza si isola, come precisa lei stessa: «Mi sono avvicinata a questo percorso di creazione con il desiderio di ridisegnare i contorni e le nervature di un mio pensiero sulla danza e il suo essere migrazione incessante di eventi tra impiego anatomico e vibrazioni di natura». L’intensa partitura coreografica elaborata da Simona Bertozzi si avvale dei «volumi, pulsazioni e “radure” sonore» create da Francesco Giomi, presente in live electronics, «accendendo lo spazio performativo attraverso il febbrile incontro tra la concretezza materica del corpo danzante e la fitta tessitura delle pulsazioni sonore».
Come ha scritto Enrico Pitozzi, che firma la visione teorica-compositiva dello spettacolo: «Anatomia nasce dall’incontro tra due corpi: uno biologico, l’altro sonoro. È il diagramma delle loro linee di forza, traiettorie e dislocazioni, fenditure nello spazio e forme in cui si dispiega il tempo: rapporti tra velocità e lentezza, questo il modo d’essere dell’anatomia. Anatomia è allora ciò che resta di questo incontro che avviene al limite dell’udibile, sul margine degli occhi, là dove si dispiegano tensioni in un continuo rapporto tattile tra la materia organica e quella sonora”. “Anatomia”, interpretato dalla stessa Simona Bertozzi con la partecipazione di Matilde Stefanini, si avvale del progetto luci e set spazio di Antonio Rinaldi e della voce di Mirella Mastronardi.
Biglietti: interi 15 euro, ridotti 12 euro, studenti 9 euro. Info e prenotazioni: da lunedì a venerdì dalle 10 alle 18 – 055 7135357, 055 7130644, prenotazioni@cantiereflorida.it, www.teatroflorida.it.
Info sulla Compagnia: http://www.simonabertozzi.it/.
“E-INK” A PISA: UN DUETTO FRA VECCHI E NUOVI INTERPRETI
Un duetto freschissimo, di sussultante, tragica e comica goffaggine, nato dalla curiosità per le pratiche antiche dei messaggi oracolari e divinatori che, pur essendo formalmente precisi, sono il prodotto di una destabilizzazione. Ecco la traccia di E-ink, primo successo della compagnia mk di Michele Di Stefano, nome di punta del teatro performativo e della ricerca coreografica italiana (Leone d’Argento alla Biennale di Venezia 2014), realizzato nel 1999 e oggi rinato grazie all’interessante progetto RIC.CI. Reconstruction Italian Contemporary Choreography Anni 80’/90′, ideazione e direzione artistica Marinella Guatterini, che ripresenta il passato prezioso e originale della coreografia italiana.
Il quarto appuntamento con la stagione di danza 2016/17 del Teatro Verdi di Pisa, organizzata insieme a Fondazione Toscana Spettacolo onlus, è così una vera e propria chicca, in quanto per la prima volta gli originari interpreti dello straordinario duetto E-INK, Biagio Caravano e Michele Di Stefano (nella foto a destra, ph. A. Bottacelli), e i nuovi interpreti, i danzatori Damiano Artale e Philippe Kratz dell’Aterballetto, sempre con il riallestimento a cura di Biagio Caravano e Michele Di Stefano, si confrontano in un match esplosivo, mercoledì 22 febbraio ore 21 nella suggestiva Chiesa di Sant’Andrea a Pisa.
In mezzo un moderatore, Marinella Guatterini, che illustrando il video di un libretto pubblicato appositamente per E-ink, ne presenterà alcune parti di interviste e riprese di prove del 1999 e del 2015. Serata di due più due, su di un immaginario ring con arbitro. Tutto questo è stato possibile grazie appunto al Progetto RIC.CI, che ha dato vita al riallestimento di rilevanti spettacoli della danza italiana appartenenti agli anni ottanta e novanta, selezionate per la loro importanza e diversità dalla curatrice del progetto, e realizzate grazie a un’estesa rete di partner/produttori, composta da alcuni tra i festival e teatri più attivi e culturalmente vivaci in Italia. E-ink, su musica di Paolo Sinigaglia, coreografia, luci e costumi di Michele Di Stefano, s’incentra sul trasferire la forza del mistero in movimenti riconoscibili, senza dimenticare di essere danza, divertimento, contrappunto fra corpi e ritmo.
“Mentre ricostruivamo il lavoro per Aterballetto, a distanza di più di quindici anni – afferma il coreografo Di Stefano – è stato soprattutto il corpo a ritrovare l’esattezza di quella scrittura, a rimettere in connessione tutti i particolari scollegati tra di loro per farli ridiventare organici nella loro misteriosa iconografia”. La coreografia si rivela breve e giocosa, a tratti buffa, con due personaggi che dialogano in un costante rimpallo di movimenti: un continuo scambio di scatti e molleggi, salti e vibrazioni, onde e rincorse, depistaggi e sussulti.
Biglietti con prezzi che variano da 5 a 10 euro, con le consuete riduzioni, oltre a quella del 50% per giovani, studenti e scuole di danza, in vendita presso il Botteghino del Teatro Verdi.