La Fondazione Andrea Bocelli si sposta in San Firenze (sopra il Centro Zeffirelli). E l’ex Palazzo di Giustizia pronto a trasformarsi in una Casa dell’arte e della cultura. La collaborazione con il Comune e la città

di ELISABETTA ARRIGHI

Fino a qualche anno fa ospitava Tribunale e Corte d’Assise. Ma oggi quel palazzo di ispirazione barocca, a poche decine di metri da piazza della Signoria e da Palazzo Vecchio, sta diventando sempre più un tempio della cultura, dell’arte, della musica, della solidarietà. Si entra dopo aver percorso alcuni gradoni che formano la breve scalinata monumentale che orna la facciata, si alzano gli occhi e sul pianerottolo che interrompe lo scalone ornamentale interno che porta al primo piano si erge la bellezza del costume e di un bozzetto di Turandot. L’estro e il genio creativo di Franco Zeffirelli, grande artista fiorentino, che nel complesso di Piazza San Firenze ha trovato casa per la sua Fondazione e per il suo immenso archivio che racconta le sue regie al cinema, quelle della lirica, i costumi, le scene… insomma tutto il mondo di Zeffirelli condensato in un percorso affascinante. Adesso al nome del grande regista e maestro, si aggiunge quello di Andrea Bocelli. Un altro italiano geniale. Anche lui toscano, ma di Lajatico, il paese natale dal quale la Andrea Bocelli Foundation si è spostata per trovare la nuova casa al secondo piano di Piazza San Firenze. La ABF comincerà effettivamente a lavorare nella nuova location da ottobre 2019, in quanto nei prossimi mesi dovranno essere effettuati alcuni lavori.

La presentazione ufficiale dello spostamento in piazza San Firenze  c’è stata nel primo pomeriggio di mercoledì 10 aprile 2019. Con Andrea Bocelli, la moglie Veronica – che è vicepresidente della Fondazione – quindi il sindaco di Firenze Dario Nardella, e Laura Biancalani della ABF.

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Andrea Bocelli con la moglie Veronica

L’arrivo della Bocelli Foundation in piazza San Firenze consolida e amplia il legame con Firenze e le sue istituzioni e d’accordo con il Comune e nel rispetto della storia dei luoghi assegnati in comodato d’uso per 29 anni, la Fondazione si occuperà della manutenzione ordinaria e straordinaria, “per restituire agli ambienti la bellezza e il valore di un tempo. Poiché l’intento – si legge in una nota – non è solo aprire le porte alla comunità, ma restituire alla stessa spazi significativi domando loro una nuova vita, prevedendo la realizzazione di attività che si articolano in iniziative dirette ai giovani che mirano ad superamento dei limiti imposti dal disagio socio-economico e che sono rivolti al loro sostegno in tema di vocazione e orientamento formativo e professionale. E’ inoltre previsto uno spazio destinato al libero accesso dei giovani che così potranno suonare strumenti e animare la sede del complesso di San Firenze, il tutto garantendo lo sviluppo e il coordinamento delle attività all’interno dell’immobile”.

Nel complesso di San Firenze, la ABF svilupperà fra le varie attività alcuni laboratori e due workshop all’anno, completamente gratuiti. Saranno realizzati in forma di convegni ed altre attività con la presenza di personaggi conosciuti, a partire naturalmente dalla presenza di Bocelli.

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Il sindaco Dario Nardella durante il suo intervento. La presentazione è avvenuta nella Sala della Musica, al piano terreno del Complesso di San Firenze

 

Durante la presentazione della nuova location della ABF, Biancalani ha riassunto – dopo la proiezione di un video – alcuni numeri della Fondazione che nel volgere di pochi anni ha raccolto oltre 26 milioni di euro, ha realizzato scuole ad Haiti e anche in zone terremotate dell’Italia. “Perché – ha detto Bocelli – i terremoti non ci sono soltanto in altre parti del mondo. Ama il prossimo tuo… e il prossimo tuo è anche qui, vicino a noi. Credo che si possano fare tante cose, sono ottimista”.

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Da sinistra Veronica Bocelli, Andrea Bocelli, il sindaco Nardella e Laura Biancalani di ABF

Ha anche scherzato, Bocelli, sul fatto che lui è pisano e il sommo poeta Dante non fu per nulla tenero – “… Ahi Pisa, vituperio de le genti /
del bel paese là dove ‘l sì suona /poi che i vicini a te punir son lenti /muovasi la Capraia e la Gorgona / e faccian siepe ad Arno in su la foce / sì ch’elli annieghi in te ogne persona… ” – “Ma noi li abbiamo perdonati” ha sorriso Bocelli che poco prima aveva spiegato di provare comunque un po’ di dispiacere nel lasciare la sede della Fondazione che è stata finora nella natìa Lajatico, ma di fronte alla bellezza di Firenze… ubi maior, minor cessat.

E’ stato il sindaco Dario Nardella ad aprire la presentazione, portando il saluto della città e sottolineando la grande collaborazione con Bocelli che ha portato la ABF nella “casa” di San Firenze. Un luogo (Palazzo di Giustizia  fino a quando gli uffici giudiziari non sono stati trasferiti nella nuova sede di Novoli) di grande arte e storia, a proposito del quale – ha detto il sindaco – ci siamo chiesti all’inizio, una volta svuotato, come potevamo trasformarlo. E’ nata così la collaborazione con il Maestro Zeffirelli (a cui Nardella ha mandato un caloroso saluto) e “adesso – ha aggiunto – comincia quella con un altro Maestro, Andrea Bocelli. Un percorso che porta alla trasformazione di questo luogo – ha aggiunto Nardella – nel palazzo dell’arte, dell’opera, della musica; una casa dove cultura e umanità sono valori inscindibili”.

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Veronica Bocelli, come vicepresidente, ha a sua volta posto l’accento sul progetto maturato negli ultimi due anni, ma partito da lontano – la Fondazione è stata istituita nel 2011 – che ha avuto la sua crescita grazie ad eventi di grande rilievo come la Celebrity Fight Night in Italy che proprio grazie ad Andrea Bocelli ha portato a Firenze ospiti che vanno dalla regina Rania di Giordania a George Clooney, focalizzando sulla città, in più occasioni, i riflettori internazionali. Ed è stato proprio il cantante e filantropo, insieme a Voices of Haiti, un coro composto da sessanta ragazzini, ad inaugurare nel 2017 il Centro Internazionale per le arti dello spettacolo Franco Zeffirelli.

Nel frattempo è in corso il bando per l’assegnazione del terzo piano del Complesso di San Firenze: dopo il 30 maggio si saprà se c’è un aggiudicatario, che dovrà comunque essere un soggetto orientato a discipline artistiche e culturali.

Prima della chiusura dell’incontro, è stato chiesto a Bocelli se questa presenza stabile a Firenze della ABF può essere foriera di nuovi impegni, magari con il Maggio Musicale e il Maestro Zubin Mehta. “Se gli altri propongono, io rispondo” ha detto il tenore. Che lo prenotano in  tanti. E’ di pochi giorni fa – ha raccontato sorridendo – l’incontro a pranzo con la presidente del Senato Casellati. “Alla fine mi sono alzato da tavola con la prenotazione di un concerto da tenere in Senato a inizio ottobre”. E allora è tempo di pensare anche ad una nuova sorpresa per Firenze!