Il festival AnniSettanta esce dagli spazi della TST Art Gallery (dove è in corso la mostra fotografica di Vincenzo Starnone) e prosegue a Livorno il percorso all’Osteria La Barrocciaia di Tommaso Scalsi (piazza F. Cavallotti, 13) con il “Trio della Cattiva Strada”, mercoledì 7 novembre 2018, ore 21.
Quanto è attuale l’opera di Fabrizio De Andrè? Quanto i suoi testi e le sue storie possono adattarsi a quelle di chi vive il presente da emarginato, protagonista o semplice cittadino? L’eternità del patrimonio artistico lasciato da uno dei più grandi cantautori nella storia della canzone italiana, passa anche da questi interrogativi, nonché dalla rivisitazione del suo repertorio, scavato a fondo per trasmetterlo ai posteri, ai giovani e a chi si scontra con la quotidianità di un mondo che ci fornisce costantemente esempi di chi non ce la fa. E così la “Marinella” di Faber oggi potrebbe essere una migrante, così come Piero e la sua guerra oppure “Bocca di Rosa” raccontano storie sovrapponibili ai nostri giorni. Per questo, per sostenere l’attualità di Faber, nasce “La Cattiva Strada”, spettacolo fatto di canzoni e monologhi teatrali ispirati alla musica e alla poesia di Fabrizio De Andrè.
Un viaggio con la poesia e la musica dell’artista genovese a fare da guida verso luoghi nascosti, angoli bui, strade scure e vicoli dove un’umanità dolente trascina i suoi giorni in attesa di un destino meno avverso, per ascoltare e capire che la “Cattiva strada” esiste ancora oggi, sia nella realtà, sia nello sguardo di chi osserva per giudicare, condannare e non comprendere. Canzoni e monologhi teatrali insieme, con tre musicisti e un’attrice, intessuti tra loro come tappe di un cammino per scoprire che, davvero “dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fior”, come cantava De André in “Via del Campo”.
Questi i protagonisti dello spettacolo: Marco Pellizzon (voce cantante), Davide “Dado” Loi (chitarra) e Matteo Banini (chitarra).
Nello spettacolo sono stati individuati quattro temi attraverso i quali rappresentare l’opera di De Andrè: l’arroganza del potere e la sete di giustizia; il no a alla violenza e alla guerra; l’amore e le sue facce; l’autenticità. L’obiettivo è quello di raccontare l’attualità dell’opera dell’artista con una rappresentazione che esprima non solo la sua musica, ma anche la sua poesia.
Marco Pellizzon – Nato a Livorno il 20-05-1980, da circa 15 anni componente come voce solista di band molto attive in abito locale e regionale, partecipante con il proprio gruppo all’edizione 2002 di Sanremo Giovani, vincitore nel 2013 del festival internazionale Torrita Blues Festival come miglior proposta italiana di blues.
Davide Loi – Nato a Livorno nel marzo del 1980, il suo legame con la musica inizia da bambino grazie allo zio, il pianista Tony Schiavo. Dopo un inizio sui tasti scopre la sua passione per le corde della chitarra, studia sia elettrica che classica con diversi maestri ed inizia a suonare con varie band tra cui i “Chromosomes” ed i “Sexual Chocolate Blues Band“ con le quali vive varie esperienze live sia in Italia che all’estero dividendo i palchi con musicisti di fama.
Matteo Banini, Classe 1977, musicista da sempre. Matteo ha studiato pianoforte , per poi passare alla chitarra classica, all’Istituto Pietro Mascagni, dall’età di sei anni. Insegnante di chitarra da oltre 10 anni di cui gli ultimi tre presso Music City di Livorno. Appassionato anche di musica classica, medievale e celtica, Matteo fa parte però, da oltre 3 anni, di “Hotel Supramonte”, gruppo musicale, composto da dieci elementi, che omaggia Fabrizio De Andrè, in serate organizzate nelle piazze di Livorno.
I prossimi appuntamenti del festival Anni Settanta (che prosegue poi nelle prossime settimane):
giovedì 8 novembre (ore 18) da Mondadori Bookstore Livorno (via Magenta, 23) presentazione del libro “Il figlio del terremoto” di Silvia Conforti, La vita felice edizioni. Veronica Galletta (docente della scuola di scrittura creativa Carver) introdurrà l’autrice.
venerdì 9 novembre (ore 17.30) in collaborazione con Gian Marco Casini Gallery, Renato Spagnoli sarà il protagonista di una mostra ospitata da Taragaruz (via E. Rossi, 23): “Segni emblematici” del Maestro delle “A”.