25 novembre, giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Tanti appuntamenti a Livorno, Rosignano, Campiglia Marittima, Pietrasanta. E alcuni monumenti si illuminano di rosso
PALAZZO GRANDUCALE / PROVINCIA DI LIVORNO
Ancora pochi giorni per vedere l’opera la Nascita della Venere del Botticelli, un’istallazione dell’artista Antonio Vinciguerra, collocata nell’ingresso di Palazzo Granducale.
L’iniziativa è promossa dall’Amministrazione Provinciale di Livorno in collaborazione con la Consigliera di parità, in occasione della Giornata internazionale contro la violenza di genere.
L’opera, che rimarrà esposta insieme ad altri due lavori fino a venerdi 25 novembre 2022, è realizzata con materiale deperibile e di recupero, come il cartone. Una scelta non casuale, con la quale l’artista sottolinea la preoccupazione per lo sperpero di risorse a danno dell’ambiente.
“La mia Venere, in contrapposizione a quella del Botticelli – spiega Vinciguerra – anziché ergersi su una conchiglia che nasce dal mare, emerge da un agglomerato di rifiuti, di scatole vuote, che la società moderna ha prodotto e abbandonato. E’ auspicabile che la bellezza salvi il mondo”.
Le altre due opere che accompagnano la Venere si intitolano “La chiave di volta” e “L’Ora che è stata”.
“Nell’ Ora che è stata – aggiunge l’artista – l’orologio è testimone costante di immemori violenze che tendono purtroppo a ripetersi ciclicamente durante l’inesorabile scorrere del tempo… Mentre L’uovo, rappresentato come massima espressione della perfezione formale è di fatto la Chiave di volta della lettura del trittico. La bellezza ingabbiata e svilita dalla società consumistica si mostra in tutta la sua fragilità sotto forma della Venere esposta alle violenze (la scarpetta rossa e la ciocca di capelli tagliata che è stata aggiunta come richiamo alle violenze iraniane)”.
La Venere si verticalizza elevandosi dall’affastellamento dell’insieme compositivo. Il motivo grafico che la raffigura e gli altri elementi sono restituiti semplicemente con carboncino e pastello, coerenti alla povertà del materiale riciclato utilizzato ad evitare aspetti esornativi. Le scatole sono vuote, consumate, rifiutate, e la Venere si eleva su di esse come una muta testimone.
L’installazione è visitabile gratuitamente fino a venerdi 25 novembre, negli orari di apertura degli uffici: dal lunedi al venerdi, ore 9-13, il martedi e giovedi anche il pomeriggio fino alle 17.
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ROSIGNANO
Il 25 novembre si celebra la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, istituita nel 1999 dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite. Si tratta di una data importante per il Comune di Rosignano Marittimo, che da molti anni promuove una nuova consapevolezza nei rapporti di genere, sia attraverso le proprie strutture e i propri organismi, a partire proprio dalla Commissione Pari Opportunità, sia sostenendo l’attivismo dei propri cittadini.
Per sensibilizzare la cittadinanza e dare una corretta informazione sulla tematica, la Commissione per le Parti Opportunità del Comune di Rosignano ha organizzato una tavola rotonda per venerdì 25 novembre al Teatro Ordigno di Vada. “Codice Rosso, dalla violenza all’aiuto” è il nome dell’iniziativa che partirà alle ore 17.00 con l’interpretazione della poesia di Saffo “È caduta la Luna” curata da Patrizia Fantozzi ed Elena Ciaffone (al pianoforte). A seguire, si svolgerà il dibattito, che sarà aperto dal Sindaco Daniele Donati, e che vedrà la partecipazione dell’Assessore Beniamino Franceschini, di Cristina Cerrai, Consigliera di Parità della Provincia di Livorno, del Maggior Christian Bottacci, Comandante della Compagnia dei Carabinieri di Cecina e di Azzurra Tomici, Psicologa, Sessuologa e Criminologa, e di alcuni membri dell’Associazione Francesca Sono io e dello Sportello Vanessa, un punto di ascolto e di riferimento sul nostro territorio per le donne che vivono situazioni di violenza o di tensione e che hanno bisogno di aiuto.
L’evento sarà libero e a ingresso gratuito e il dibattito sarà moderato dalla giornalista Anna Cecchini.
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CAMPIGLIA MARITTIMA
Venerdì 25 novembre alle ore 17.00, in occasione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne, il Comune di Campiglia Marittima in collaborazione con Sds Valli Etrusche, Università Libera Val di Cornia e Sezione soci Unicoop Tirreno, organizza la conferenza “Quello che le donne non dicono”.
L’appuntamento è alla Saletta comunale “Giorgio La Pira” in largo della Fiera a Venturina Terme.
Il programma si apre con il saluto della sindaca Alberta Ticciati. A seguire gli interventi che approfondiscono temi culturali, normativi e sociali. Si comincia con “Storie e destini femminili nel medioevo” contributo di Marco Paperini, public historian, dottore di ricerca in storia medievale all’Università di Firenze, membro del Comitato scientifico della Fondazione Polo universitario grossetano e consulente scientifico della Fondazione Aglaia – Diritto al patrimonio culturale; poi “L’evoluzione normativa nella violenza di genere” di Silvia Battaglini, avvocata e consulente del Centro antiviolenza Piombino; si prosegue con “Non si trasforma la propria vita se non si trasforma se stessi” intervento di Sabrina Fagioli, psicologa e psicoterapeuta familiare e relazionale e mediatrice familiare. Le conclusioni sono affidate a Silvia Battaglini per sintetizzare gli “Strumenti per la violenza di genere”. Moderatrice Silvia Azzimondi, consigliera comunale, Commissione consiliare Pari opportunità. Al termine un momento conviviale con l’aperitivo offerto dalla sezione Unicoop Tirreno.
Elena Fossi, assessora alle politiche sociali del comune di Campiglia Marittima dichiara: “Sono numerose e interessanti le iniziative messe in campo per questa giornata; è essenziale non abbassare il livello di attenzione collettivo su argomenti importanti come quello sulla violenza di genere ed a carico delle donne in particolare. Ogni Paese, ogni forma di società, ogni fascia di età sono inesorabilmente colpiti da questa forma di crudeltà, sia psichica che fisica. La portata degli eventi e la loro frequenza ci impongono una riflessione ed è per questo che diventano punti imprescindibili il confronto e l’approfondimento. Non ci si può, né ci si deve voltare dall’altra parte, ma acquisire consapevolezza che questo problema si può e si deve superare con il miglioramento e l’elevazione culturale di tutta la società ed offrendo alle donne strumenti di tutela ambientale, individuale, sanitaria e giuridica. E su questo fronte abbiamo ancora tanto da fare. A livello territoriale ci stiamo impegnando molto sia come Comune, come Consorzio della Società della salute Valli Etrusche mettendo in campo aiuti e sinergie per aiutare le donne maltrattate ed i loro figli. Un ringraziamento a tutte le associazioni e alle persone attive su questi temi ”.
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PIETRASANTA
Le scuole e il Comune di Pietrasanta, insieme, per dire “no” alla violenza sulle donne. Saranno giovani e giovanissimi, infatti, i protagonisti principali dell’ampio palinsesto di eventi che scandirà il prossimo venerdì 25 novembre, la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne istituita dalle Nazioni Unite nel 1999.
Primo appuntamento allo Skate Park di via Marconi, alle 9, con gli alunni della scuola media “Barsanti” che, guidati dalla professoressa Ilaria Cipriani, si raccoglieranno intorno all’ “albero dei pensieri” per letture, canti e la deposizione di scarpette rosse, dal 2009 simbolo della lotta per i diritti delle donne e contro la violenza di genere.
Nel pomeriggio, alle 16,45, studenti e studentesse dell’Istituto Comprensivo Pietrasanta 2, con i piccoli della scuola dell’infanzia “Fratelli Grimm” a fare da capofila, si raccoglieranno in piazza Duomo per ricevere 400 palloncini, metà rossi e metà di altri colori, con i quali sfileranno in corteo a partire dalle 17,15 circa, percorrendo via Mazzini, piazza dello Statuto e via Oberdan, fino al palazzo comunale.
“Un enorme ringraziamento a tutte le nostre scuole – dichiara l’assessore alla pubblica istruzione, Francesca Bresciani – che da sempre ci aiutano in modo determinante a portare all’attenzione dei ragazzi, anche di quelli più piccoli, temi forti come questo della violenza di genere, agevolando quel percorso di educazione al rispetto dell’altro che è alla base per contrastare ogni fenomeno di discriminazione e prevaricazione, fisica o psicologica, dei diritti altrui”. In caso di condizioni meteo avverse, il corteo sarà sostituito da un concentramento direttamente in piazza Matteotti, alle 17,30.
Ad anticipare la partenza del corteo, alle 17, sarà l’inaugurazione in sala delle Grasce della mostra fotografica “Perché è la libertà che vince la violenza”, a cura di Elisabetta Gozzini e Maurizio Valentini che in 32 scatti, tutti in bianco e nero con l’unico punto di colore rappresentato da un palloncino rosso, raccontano il coraggio e la tenacia di chiedere aiuto “ma senza ricorrere a immagini esplicite di violenza – sottolineano i due autori – perché la libertà che vogliamo esprimere è quella mentale, prima che fisica, di denunciare un aggressore e prendersi in mano il proprio futuro”. “Perché il primo scoglio da superare è proprio questo – prosegue l’assessore alle pari opportunità, Tatiana Gliori – quel senso di colpevolezza e solitudine che, chi commette violenza, infonde nella sua vittima fino a soffocarne la stima di se stessa e, quindi, lo spirito e la forza di reazione”. La mostra resterà in città fino a domenica 18 dicembre, aperta con ingresso libero giovedì, venerdì e sabato dalle 15,30 alle 19,30 e domenica anche la mattina, dalle 10,30 alle 12,30.
Ultimo appuntamento della giornata sarà alle 18, nell’atrio del palazzo comunale con l’inaugurazione di “UnA, nessuno, centomila… colori diversi”, l’esposizione degli elaborati realizzati dagli studenti del Comprensivo Pietrasanta 2, del Chini-Michelangelo e del Don Lazzeri-Stagi sul tema della libertà, del rispetto e dell’unicità di ciascun individuo. Questa mostra, che si svilupperà anche lungo la scalinata e fino al ballatoio antistante la sala del consiglio comunale, sarà visitabile fino a venerdì 2 dicembre negli orari di apertura al pubblico del Municipio.
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