“25 aprile in concerto” con Simone Cristicchi e l’ORT diretta da Valter Silviotti. Quattordici personaggi passati attraverso la Seconda Guerra Mondiale fra parole cantate e narrate

Il concerto del 25 aprile è diventato in questi anni una immancabile consuetudine. Dal 2004 la presidenza della Giunta Regionale Toscana produce l’iniziativa che al Teatro Verdi accompagna la Festa della Liberazione. Protagonista quest’anno Simone Cristicchi che proporrà un’edizione edizione dello spettacolo “Mio nonno è morto in guerra”. L’ingresso è libero ad invito. Gli ultimi 100 saranno disponibili a partire da venerdì mattina 19 aprile 2019.

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Si rinnova anche quest’anno il tradizionale appuntamento con la manifestazione “25 aprile in Concerto” che dal 2004 celebra al Teatro Verdi di Firenze la Festa della Liberazione. Organizzato dalla Fondazione ORT grazie alla collaborazione e il contributo della Presidenza della Giunta Regionale Toscana, ha visto alternarsi in questi anni produzioni molto diverse tra loro ma sempre originali e di alta qualità artistica che hanno determinato un grande e costante successo di pubblico. Per il 2019 il protagonista sarà Simone Cristicchi (foto a destra) con un’inedita versione dello spettacolo “Mio nonno è morto in guerra”.

Lo spettacolo ha debuttato nel 2013, ma arriva al Teatro Verdi (inizio alle ore 21.00) con una nuova edizione mai vista prima che prevede per la prima volta la partecipazione dell’orchestra. Anche la scelta dei brani e i loro arrangiamenti sono stati ripensati per l’occasione con un risultato che potremmo definire totalmente inedito. A dirigere l’Orchestra della Toscana il maestro Valter Sivilotti. 

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Orchestra della Toscana (ph. Marco Borrelli)

Simone Cristicchi, alternando registri vocali e stilistici, darà vita a 14 personaggi, piccoli eroi quotidiani che sono stati attraversati dalla Seconda Guerra Mondiale. Parole narrate, cantate, che raccontano l’umanità nascosta tra le macerie. Racconti come schegge di vita, aneddoti fulminanti, parole a volte delicate come cristallo, a volte taglienti come lame affilate. Voci autentiche che raccontano la stupidità, l’assurdità della guerra. Di una guerra che non è mai finita.

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Storie di bombardamenti nelle borgate romane, storie di fame, di madri coraggiose, di prigionieri in Africa, di soldati congelati nella ritirata di Russia. Storie di lager e lotta partigiana. Testimonianze reali e inedite raccolte dall’autore, che ci trasportano tra le voci potenti di un’umanità nascosta tra le macerie. 

Un caleidoscopio di emozioni capaci di commuovere e far sorridere amaramente, preziosi testamenti di memoria che diventano un monito per tutti, e stimolo alla costruzione di un futuro di pace. 

  • Ancora una volta l’ingresso è gratuito su invito. Ne sono rimasti disponibili soltanto 100 che verranno messi in distribuzione da venerdì 19 aprile alle 9.00 partendo dalla home page del sito www.orchestradellatoscana.it

ORT. L’Orchestra della Toscana si è formata a Firenze nel 1980 per iniziativa della Regione Toscana, della Provincia e del Comune di Firenze. Nel 1983, durante la direzione artistica di Luciano Berio, è diventata Istituzione Concertistica Orchestrale per riconoscimento del Ministero del Turismo e dello Spettacolo. Composta da 44 musicisti, che si suddividono anche in agili formazioni cameristiche, l’Orchestra realizza le prove e i concerti, distribuiti poi in tutta la Toscana, nello storico Teatro Verdi, situato nel centro di Firenze. Le esecuzioni fiorentine sono trasmesse da RAI Radio 3 e da Rete Toscana Classica. Incide per Emi, Ricordi, Agorà, Dreyfus e Sony Classical.