18^ STAGIONE SINFONICA. Il direttore britannico Finnegan Downie Dear guida l’Orchestra Leonore per il concerto al Teatro Manzoni di Pistoia di domenica 26 febbraio (ore 17). All pianoforte Lilya Zilberstein

Un concerto ricco di suggestioni per un pubblico di ogni età e con molti motivi di interesse: questa la proposta che la 18^ Stagione Sinfonica, curata dal M° Daniele Giorgi e promossa da ATP Teatri di Pistoia col sostegno di Fondazione Caript, offre al pubblico domenica 26 febbraio  2023 al Teatro Manzoni, eccezionalmente in orario pomeridiano, alle 17.

L’Orchestra Leonore (ph. Stefano Poggialini)

Protagonista l’Orchestra LEONORE, che sarà guidata in quest’occasione dal giovane e talentuoso direttore britannico Finnegan Downie Dearvincitore nel 2020 del Concorso internazionale per direttori d’orchestra “Gustav Mahler” di Bamberg e già lanciatissimo sulla scena internazionale (basti citare, tra le tante, le collaborazioni con la Staatsoper Berlin, la London Philharmonic Orchestra, l’Orchestra Sinfonica di Göteborg e, nelle prossime stagioni, la direzione di nuove produzioni alla Royal Opera House, al Covent Garden, e al Theater an der Wien). Ad impreziosire il concerto, la celebre pianista Lilya Zilberstein, artista di straordinaria umanità e sensibilità, sulla ribalta internazionale dal 1987 (anno della sensazionale vittoria al Concorso Busoni di Bolzano; ci vollero cinque anni prima che il Premio fosse nuovamente assegnato…), grazie ad un’intensa attività concertistica, discografica e di didatta.

Finnegan Downie Dear (ph. Frank Bloedhorn)

Ad aprire le danze di questo accattivante programma, una originale composizione per orchestra costruita su melodie folk: “Rissolty, Rossolty”di Ruth Crawford Seeger (1901-1953), prima donna americana ad aver vinto il premio Guggenheim nel 1930.

Lilya Zilberstein sarà interprete del Concerto per pianoforte e orchestra n. 3 op. 37 di Beethoven; composto tra il 1800 e il 1803, riscosse un immediato e duraturo successo, divenendo, per tutto l’Ottocento il concerto pianistico beethoveniano più eseguito. Un’occasione preziosa per apprezzare la caratura di interprete di Lilya Zilberstein che così descrive la specificità del fare musica dal vivo: «ogni esecuzione dal vivo è come una reazione chimica in cui la vita è un elemento fondamentale. Diversamente da un’immagine dipinta o scolpita, dalla parola scritta che si può andare a rileggere, la musica ‘accade’, ‘diviene’, ‘vive’ solo nel momento in cui si suona o si ascolta.»

Chiude il concerto, uno dei capolavori assoluti del repertorio novecentesco, il mondo fiabesco di “Ma mère l’oye” di Ravel, che riprende il titolo della celebre raccolta I racconti di Mamma Oca di Perrault. Una composizione che certamente permetterà di apprezzare l’espressività e il virtuosismo di LEONORE e della direzione di Downie Dear.

Lilya Zilberstein (ph. Andrej Grilic)

In Ravel la musica non solo è mezzo evocativo, ma diventa racconto, narrazione: la Bella addormentata dorme al placido ritmo d’una pavana su accordi dolci e favolosi; un’altra Bella, dalla voce suadente, e una Bestia dalla voce profonda e roca intrattengono al ritmo d’un valzer lento il loro dialogo moraleggiante ma anche sotterraneamente sensuale, alla fine del quale l’incantesimo è spezzato e la Bestia si trasforma in Principe; Pollicino è colto nel momento in cui non trova più la sua traccia di briciole nel bosco… l’ingenua ricerca, l’emozione, la sorpresa del cinguettio degli uccelli che gli fa capire l’accaduto, lo sconforto; Laideronnette, imperatrice di un’esotica terra di sogno, si spoglia per il bagno e prodigiosamente si ode tutto un esile e fantastico tintinnare di mille piccoli strumenti irreali… infine, si è trasportati in un Giardino Fatato, ricco di semplici ma indicibili bellezze

BIO ||

LILYA ZILBERSTEIN pianoforte | Lilya Zilberstein è salita alla ribalta internazionale nel 1987, con la sua sensazionale vittoria al Concorso Busoni di Bolzano (ci vollero 5 anni prima che il Premio fosse nuovamente assegnato). Da allora la pianista, moscovita di nascita e tedesca d’adozione, non ha smesso di girare tutta l’Europa, l’America del Nord e del Sud e l’Asia. In Italia debuttò con immediato grande successo al Maggio Musicale Fiorentino del 1988, e ha tenuto da allora più di 200 concerti per tutte le più importanti istituzioni musicali. Invitata dai Berliner Philharmoniker e Claudio Abbado per la prima volta nel 1991, insieme hanno poi suonato più volte e registrato per Deutsche Grammophon i Concerti n. 2 e 3 di Rachmaninov. Lilya Zilberstein ha suonato anche con molte altre orchestre prestigiose, tra cui Chicago Symphony Orchestra, London Symphony e Royal Philharmonic Orchestra di Londra, la Filarmonica della Scala e la Staatskapelle di Dresda. Oltre che con Claudio Abbado, ha suonato con molti importanti direttori quali John Axelrod, Paavo Berglund, Semyon Bychkov, Gustavo Dudamel, Christoph Eschenbach, Vladimir Fedoseyev, Alun Francis, Leopold Hager, Dmitrij Kitajenko, James Levine, Wassili Sinajski, Michael Tilson Thomas, Jean-Pascal Tortellier, Marcello Viotti e Antonin Witt. Nel 1998 le è stato attribuito a Siena il Premio Internazionale “Accademia Musicale Chigiana”. Ha registrato 8 cd per Deutsche Grammophon, con programmi di pianoforte solo, e con orchestra il Concerto di Grieg con Järvi e la Gothenburg Symphony Orchestra, il Secondo e Terzo Concerto di Rachmaninov con Abbado e i Berliner Philharmoniker. Ha partecipato alla registrazione dell’opera omnia di Chopin  pubblicata da DG nel 1999 e tra le numerose incisioni più recenti ricordiamo la Sonata per due pianoforti di Brahms con Martha Argerich per EMI oltre ad un cd con opere di Clementi ed un altro dedicato a Rachmaninov e Mussorgsky pubblicati da Hänssler Classic. Negli anni scorsi, oltre ad aver suonato da sola o con orchestra negli USA, Asia, Sud America, Italia, Gran Bretagna, Francia, Svezia, Spagna, Polonia e Islanda, Lilya ha anche suonato moltissimo in tutto il mondo con il violinista Maxim Vengerov. Nel 2009 ha festeggiato i suoi primi 20 anni di carriera con una lunga tournée europea in duo con Martha Argerich e la collaborazione con la famosa artista argentina continua tuttora ogni anno. Lilya Zilberstein è titolare della cattedra di pianoforte alla MDW-Universität für Musik und darstellende Kunst di Vienna, all’Accademia Chigiana di Siena e tiene masterclass in tutto il mondo.

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FINNEGAN DOWNIE DEAR direttore | Finnegan si è imposto all’attenzione internazionale nel 2020, quando ha vinto il primo premio al Concorso internazionale per direttori d’orchestra “Gustav Mahler” di Bamberg. La giuria ha parlato della sua “rara combinazione di cuore aperto e mente brillante”, e della sua “capacità di evocare momenti davvero magici come se non ci fosse nulla di più naturale”. La stagione 22/23 vede il suo debutto alla Staatsoper Berlin (Janáček, “Il caso Makropulos”) così come concerti con la Staatskapelle Berlin. Tra gli altri debutti, quelli con orchestre tra cui la, Deutsches Symphonie-Orchester Berlin, Tampere Philharmonic e Adelaide, Baltimora, Bournemouth, Radio Nazionale Polacca e Orchestra Sinfonica Metropolitana di Tokyo, oltre a tornare all’Orchestra Sinfonica di Göteborg. Recenti importanti impegni includono concerti con la London Philharmonic Orchestra, la Sinfonieorchester Basel, la Filarmonica di Bologna, la Borusan Philharmonic Istanbul e la BBC National Orchestra of Wales. Nel 2021 è tornato a Bamberg con Thomas Hampson per i concerti in abbonamento. Nelle prossime stagioni Finnegan dirigerà nuove produzioni alla Royal Opera House, al Covent Garden, e al Theater an der Wien. Le sue precedenti esperienze nell’opera includono Die tote Stadt all’Opera Nazionale Polacca, Hänsel und Gretel alla Deutsche Oper am Rhein e alla Korean National Opera, Le nozze di Figaro alla Royal Swedish Opera, Don Giovanni alla Nevill Holt Opera e Alice’s Adventures Underground di Gerald Barry alla Royal Opera House. Dal 2014 è Direttore Musicale di Shadwell Opera – una compagnia di East London che lavora con giovani musicisti per sostenere il repertorio britannico contemporaneo e sperimentare nuove forme operistiche. La loro produzione di Where the Wild Things Are di Oliver Knussen è stata in tour al Teatro Mariinsky di San Pietroburgo nel 2019, e a Bamberg nel 2022 per esibizioni con i Bamberger Symphoniker. Nato a Londra, Finnegan si è laureato con lode all’Università di Cambridge (musicologia) e alla Royal Academy of Music (pianoforte). Successivamente ha lavorato come assistente di Simone Young, Thomas Adès, Sir Simon Rattle, Daniel Harding e Richard Baker.

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LEONORE | Orchestra di profilo internazionale fondata nel 2014 da Daniele Giorgi grazie al fondamentale sostegno di Fondazione Caript, LEONOREcostituisce il cuore di un ampio progetto nato e basato a Pistoia, volto alla creazione di un vero e proprio ecosistema musicale nel quale internazionalità e identità del territorio divengono elementi complementari per la costruzione di un futuro musicale sostenibile. Città a misura d’uomo nel cuore della Toscana, intrisa di storia, arte e tradizione musicale ma al di fuori dei circuiti turistici e culturali mainstream, Pistoia accoglie i musicisti di LEONORE, scelti tra le più importanti orchestre europee ed ensemble cameristici di eccellenza ma anche tra i migliori talenti emergenti. In questo contesto raccolto e ispirato Daniele Giorgi ha plasmato negli anni il suono dell’orchestra, sviluppando la flessibilità dei musicisti e mettendola al servizio di una esplorazione profonda della musica: qui prendono corpo interpretazioni che vivificano e al tempo stesso trascendono la tradizione, esprimendo senza compromessi  il significato di ogni partitura; qui un progetto musicale diviene sintesi di esperienze,  stimolo per nuove idee e luogo di incontro fra persone che danno gioiosamente il meglio di sé. Con la direzione musicale di Daniele Giorgi, LEONORE ha rapidamente esteso la sua attività concertistica a livello nazionale affermandosi per l’originalità delle interpretazioni, l’energia performativa e la grande duttilità stilistica con cui affronta ogni tipo di repertorio. Prossimamente LEONOREè attesa in numerose città italiane tra cui Torino (Sala del Conservatorio G. Verdi), Ravenna (Teatro Alighieri), Verona (Teatro Ristori), Perugia (Teatro Morlacchi). Nella convinzione che sia necessario ed urgente superare l’attuale modello di produzione e fruizione musicale abbattendo gli steccati invalicabili che separano amatori e professionisti, musicisti e pubblico e più in generale arte e società civile, i musicisti di LEONORE sono chiamati a (ri)mettere la musica d’arte concretamente in contatto e in dialogo con la comunità agendo in prima persona sul territorio che li accoglie: il progetto FLOEMA, un unicum in Italia, li ha infatti visti impegnati sull’intera provincia pistoiese in molteplici attività inclusive volte alla condivisione artistica, alla valorizzazione di realtà locali (musicali e non, con una particolare attenzione al sociale) e alla promozione di nuova musica, rendendo Pistoia modello di un possibile “Rinascimento musicale”. L’Orchestra LEONORE è promossa da ATP Teatri di Pistoia con il sostegno di Fondazione Caript.

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LA STAGIONE SINFONICA 2022/23 ||

“Nel corso della Stagione Sinfonica – commenta Daniele Giorgi dopo l’ucraino Valeriy Sokolov (11 novembre), ascolteremo un’altra straordinaria violinista, la stella del firmamento internazionale Janine Jansen (20 aprile); tre generazioni di pianisti a confronto: con la Leonore, la celeberrima Lilya Zilberstein (26 febbraio) e il ventitreenne Mao Fujita (11 maggio), il cui straordinario talento, dopo essersi distinto al Concorso Čajkovskij di Mosca 2019, continua a mietere successi internazionali, e con l’Orchestra della Toscana, guidata dalla giovane direttrice neozelandese Gemma New, Alessio Bax, primo pianista italiano nella storia a vincere il Concorso internazionale di Leeds (18 marzo). Per la prima volta sul podio del Manzoni sale il britannico Finnegan Downie Dear, vincitore nel 2020 del concorso internazionale di direzione “Gustav Mahler” di Bamberg (26 febbraio). Fra gli ensemble ospiti anche la prestigiosa Camerata Salzburg in un programma mozartiano (20 aprile), l’Accademia Bizantina, storico gruppo di specializzato nella musica antica guidato da Ottavio Dantone (16 dicembre), e il ritorno, il 4 febbraio, del Coro Filarmonico di Torino “Ruggero Maghini” per il Requiem di Mozart che è stato proposto insieme alla Piccola Messa Italiana di Nicola Campogrande (in prima esecuzione italiana).“

Prezzi: da 8 a 25 euro (riduzioni per Over65, possessori Carta fedeltà Far.com, soci UNICOOP Firenze, abbonati Stagioni Teatri di Pistoia Prosa, Danza, Cameristica, Stagione Lamporecchio, allievi Scuola di Musica e Danza Mabellini, iscritti corsi Funaro, soci CRAL e Associazioni Convenzionate; prezzo 8,00 per i possessori Giovani Card Unicoop Firenze / Teatri di Pistoia e Carta dello Studente della Toscana).

Biglietteria Teatro Manzoni 0573 991609 – 27112 (dal martedì al giovedì ore 16/19; venerdì e sabato ore 11/13 e 16/19); Biglietteria il Funaro (martedì e mercoledì ore 16/21)

Prevendita online su www.bigliettoveloce.it

La Stagione Sinfonica prosegue con:

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TEATRO MANZONI | Pistoia

giovedì 20 aprile (ore 21)

JANINE JANSEN violino

CAMERATA SALZBURG

GREGORY AHSS Konzertmeister, direzione

W. A. Mozart Sinfonia n. 7, K 45 “Alte Lambacher Symphonie”

W. A. Mozart Concerto per violino n. 5 “Türkish”, K 219

W. A. Mozart Sinfonia n. 1, K 16

W. A. Mozart Concertone per due violini e orchestra, K 190 (K 186E)

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TEATRO MANZONI | Pistoia

giovedì 11 maggio (ore 21)

ORCHESTRA LEONORE

DANIELE GIORGI direttore

MAO FUJITA pianoforte

Sergej Rachmaninov Concerto per pianoforte e orchestra n.3, op. 30

Robert Schumann Sinfonia n. 3, op. 97 “Renana” (revisione di G. Mahler)